Ultimatum di Luciani al Pd «Vado avanti comunque»

Il sindaco, già in campagna elettorale, prende le distanze dal gruppo cittadino «Gli do una settimana di tempo, poi chiudo le porte e procedo con le mie liste»

FRANCAVILLA. La campagna elettorale, a Francavilla, è già iniziata. E il sindaco Antonio Luciani ha battuto tutti sul tempo annunciando già il mese scorso i coordinatori delle liste che lo sosterranno ed i principi che animeranno il secondo mandato in caso di sua rielezione nella prossima primavera.

Il primo cittadino ha le idee chiare per dire che con il Pd cittadino, quello attualmente in forze a Francavilla, lui non ha nulla a che fare. Ed è proprio a quel partito che lo ha eletto e poi si è messo in opposizione, ai suoi vertici locali e regionali, che lancia un ultimatum: «si scelga, alle prossime elezioni con o senza Luciani».

Sindaco, cosa si sente di dire oggi al partito che lo ha eletto quattro anni e mezzo fa?

«Io non sto con questo Pd di Francavilla, non ho nulla a che fare con loro a queste condizioni. Si sono arroccati su posizioni insostenibili facendo battaglie inutili e scollegate dalla realtà delle cose, con una linea politica a corrente alternata. Qualcosa evidentemente nel Partito democratico di Francavilla deve cambiare, non è un caso che da anni non riesca a portare alla fine un mandato».

La sua candidatura potrebbe essere messa in discussione dalla presenza o meno del Pd nella coalizione?

«Andrò avanti, con o senza il partito ed entro pochi giorni attendo una posizione ufficiale. Il Pd dica che cosa vuole fare, lo faccia ufficialmente ed in tempo brevi, altrimenti da qui a una settimana chiuderò tutte le porte e andrò con le mie liste di centrosinistra, vorrà dire che il Pd si troverà un altro candidato. È una questione di trasparenza con i cittadini e con i candidati che hanno scelto di mettersi in gioco al mio fianco. Il mio mandato è stato sempre caratterizzato dalla coerenza. In questi giorni sta prendendo forma il gruppo che mi sosterrà, se il Pd deciderà di non essere dalla nostra parte non saranno consentiti ripensamenti».

Il suo ultimatum si rivolge anche ai vertici regionali?

«Sì, parlo anche al partito regionale, per il quale nutro stima e rispetto, ma da qui ad una settimana deve essere presa una posizione ufficiale. Sto lavorando alla mia candidatura preservando la qualità delle persone e delle liste».

Se il Pd, che attualmente si trova in minoranza, decidesse di sostenerla, si porrebbe un problema di contenuti programmatici poiché alcune iniziative prese dalla sua amministrazione sono state contestate.

«Certo, è un problema che il partito al suo interno dovrà affrontare. Penso al palazzo Sirena: qualora dovessi essere rieletto entro 100 giorni verrà giù, il Pd a suo tempo osteggiò il progetto presentato dall'amministrazione presentandone un altro. Come la mettiamo?».

Il Pd locale ha manifestato segnali di riavvicinamento alla sua persona?

«I segnali di riavvicinamento ci sono stati, ma senza che esso abbia preso una posizione ufficiale. Parlo di segnali confusi, amici contemporaneamente vicini anche al Pd che mi hanno manifestato la disponibilità a sostenermi».

Quali sono i prossimi obiettivi della campagna elettorale?

«Entro pochi giorni verrà inaugurata la sede elettorale, in via Adriatica, in centro. Nel periodo di Natale organizzeremo la cena per esporre la linea programmatica e poi una serie di incontri con i cittadini».

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