protesta in via dalla chiesa 

«Ultimi piani senz’acqua di giorno» 

Un’inquilina denuncia il problema sorto con il cambio dell’autoclave

PESCARA. Costretti a vivere quasi senza acqua per buona parte della giornata, con la prospettiva che la situazione peggiori in estate. Agli sgoccioli è arrivata anche la pazienza degli inquilini del civico 29 di via Carlo Alberto Dalla Chiesa. «Sono case di proprietà comunale, e il problema è nato quando hanno cambiato l’autoclave con una più piccola», racconta Loredana Benatti, ex edicolante e inquilina del quinto piano dove il problema è particolarmente sentito, «da quando c’è stato questo cambiamento, per quasi tutta la giornata agli ultimi piani esce appena un filo d’acqua. Nel momento in cui gli altri inquilini del palazzo, giustamente, iniziano a usare l’acqua per le proprie necessità, ai piani superiori ne esce appena un filo: dove sto io esce regolarmente solo la mattina presto e la sera tardi. Il risultato? Per esempio devo aspettare mezzanotte per fare i piatti di tutto il giorno o la lavatrice».
Una situazione che la signora Benatti ha fatto presente più volte in municipio: «Ma non solo io, anche altri inquilini. L’ultima volta siamo tornati all’ufficio politiche della casa, ma non hanno fatto altro che mandarci da uno sportello all’altro».
In questi giorni sono poi sorti problemi anche per altri inquilini: «Poco tempo fa sono venuti a fare lavori di pulizia», racconta ancora la signora, «montando un motorino rumorosissimo che di notte impedisce di dormire a chi abita al primo piano. Il cambio della vecchia autoclave ha insomma causato problemi a tutti: mi chiedo cosa succederà la prossima estate, che si annuncia già particolarmente difficile».(a.r.)
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