Un milione di mascherine al mese La Fater comincia la produzione

L’azienda pescarese donerà le prime 250mila alla Protezione civile nazionale. Il grazie di Marsilio Ma sono tante altre le fabbriche che si trasformano. A Roccamontepiano la storia di solidarietà

PESCARA. La Fater spa produrrà 250mila mascherine a settimana. In un mese si stima che la multinazionale leader nella produzione di pannolini e assorbenti possa rifornire la Protezione civile nazionale di un milione di mascherine chirurgiche per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Ad annunciarlo è la stessa azienda che da domani riconvertirà la produzione dello stabilimento di Pescara, adattando una linea produttiva che realizzava assorbenti igienici femminili. Il via libera è arrivato ieri dopo che sono stati completati con successo i test tecnici sulla linea e i test di performance sui quali ha lavorato un team di esperti di prodotto e di tecnologia dell’azienda. La mascherina è stata testata in laboratorio e ha superato i test di efficacia di filtrazione batterica, respirabilità e rischio biologico per i dispositivi medici.
INIZIA LA PRODUZIONE. Domani partirà la produzione di mascherine chirurgiche in un momento dove è difficile reperirle sul mercato mondiale. La Fater donerà le prime 250mila alla Protezione civile che provvederà alla loro distribuzione, in particolare al personale sanitario. Ulteriori quantitativi di mascherine, da produrre nelle successive settimane, saranno messi a disposizione della Protezione civile nazionale a prezzo di costo. «In questi momenti sentiamo il nostro lavoro come servizio verso gli altri», spiega Piero Tansella, general manager della Fater. «Vorrei ringraziare di cuore tutte le persone che hanno reso possibile questa iniziativa in tempi rapidissimi e in mezzo a tante difficoltà. In questo modo vogliamo dare il nostro contributo per essere al fianco delle persone e soprattutto del personale medico e infermieristico che è di esempio per l’intero Paese».
IL RINGRAZIAMENTO DELLA REGIONE. «La notizia dell’avvio della produzione di mascherine da parte dell’azienda abruzzese Fater ci riempie d’orgoglio. È un risultato importante che dà il via alla realizzazione di un progetto che, sin dal primo momento, ho voluto sostenere attraverso i contatti con il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri e le personali sollecitazioni al mondo produttivo affinché si giungesse a una conclusione positiva». Questo il commento del presidente della Regione Marco Marsilio che ringrazia la Fater «per aver raccolto lo stimolo a riconvertire l’industria ed entrare in campo tra le forze migliori d’Italia a sostenere questa battaglia. Siamo orgogliosi del fatto che l’Abruzzo potrà dare con le sue aziende più qualificate un contributo importante non solo per l’Abruzzo ma per l’intera nazione al fine di mettere nelle condizioni più adeguate il personale sanitario per fronteggiare questa emergenza».
DA TOCCO DA CASAURIA A ROCCAMONTEPIANO. Si aggiungono altre aziende alla lista di quelle che in questi giorni donano mascherine chirurgiche. La Adriamed di Tocco da Casauria, che produce dispositivi medici, ha regalato duemila mascherine al Comune che tra oggi e domani le distribuirà ai cittadini in modo che ogni nucleo familiare ne abbia almeno due. «In passato acquistavamo mascherine per metterle nei pacchi chirurgici che produciamo», dice l’amministratore delegato Francesco Di Florio, «ora abbiamo riattivato il fornitore e ce le siamo fatte arrivare per uso interno all’azienda e per donarle al Comune di Tocco». La Adriamed per ora si occupa del confezionamento e della distribuzione, ma nel giro di qualche settimana produrrà anche mascherine perché ha acquistato un macchinario in grado di farle.
A Roccamontepiano la ditta di Carmela D’Angelo ha smesso di realizzare camici e grembiuli per il personale delle aziende e, con il supporto della Neos Italia e del Berrettificio Diadema, ha donato 10mila mascherine monouso (non certificate, ma comunque di buona qualità) a cittadini, operatori di servizi primari, associazioni di volontariato e case di riposo. «A Carmela hanno offerto soldi per il suo lavoro, ma lei ha risposto no», racconta Adamo Carulli, sindaco di Roccamontepiano, che per ringraziare la signora Carmela sospenderà il pagamento dell’affitto del capannone della ditta D’Angelo che è di proprietà del Comune.
LE ALTRE INIZIATIVE. Dal tessuto goretex utilizzato per la produzione di tessuti sportivi alle mascherine: Giosport, azienda di Pescara dell’imprenditore Giovanni Di Girolamo, le distribuisce a ospedali, Croce rossa e personale impiegato in prima linea sul fronte del Covid-19 in tutta Italia. Ogni giorno saranno prodotte 5mila mascherine lavabili che hanno ricevuto una particolare certificazione medica. Al reparto di Oncologia dell’ospedale Bernabei di Ortona, intanto, sono arrivate 500 mascherine realizzate dalla Blueitaly di Montesilvano dell’imprenditrice Cinzia Di Zio.
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