Un pezzo d'Abruzzo trionfa agli Oscar con Barillaro

Il vincitore nella categoria corti d'animazione con "Piper" ha la mamma abruzzese: la vittoria dedicata alla moglie

PESCARA. Anche un pezzo d'Abruzzo è stato protagonista all'edizione numero 89 degli Academy Awards a Los Angeles. Madre abruzzese e padre calabrese, per il giovane Alan Barillaro, supervisore alle animazioni ai Pixar Animation Studios, dal 1997, autore del corto candidato "Piper". Barillaro ha vinto l'Oscar nella categoria corti d'animazione per "Piper", storia di un uccellino che diventa grande superando le sue paure. Barillaro ha dedicato il premio alla moglie e ai "miei tre piccoli Piper a casa, che hanno ispirato questa storia. Vi voglio bene e vi auguro di avere sempre il coraggio di vincere le vostre paure». Piper era arrivato al cinema insieme al blockbuster Finding Dory anticipandone la proiezione.



La serata è iniziata con un'altra vittoria italiana: Alessandro Bertolazzi e Giorgio Bertolini avevano infatti vinto la seconda statuetta della serata, per il trucco e le acconciature del blockbuster targato Marvel Suicide Squad. Subito dopo, con il terzo premio consegnato, è arrivata la doccia fredda della vittoria di O.J.: Made in America per la categoria miglior documentario. Fuocoammare dunque non ce l'ha fatta ma un'altra bandierina tricolore è stata piantata poco dopo proprio dall'italo-canadese Barillaro.

Poi sono arrivati i premi più pesanti. Molti dei quali andati al favorito La La Land: Damien Chazelle vince l'Oscar per la regia, Emma Stone quello per la migliore attrice protagonista, Justin Hurwitz vince per la colonna sonora e la canzone, City of Stars. La La Land vince anche le statuette per la miglior fotografia e per la scenografia, ma il profumo della vittoria per il premio più importante lo potrà solo annusare. Casey Affleck vince la statuetta per il migliore attore protagonista, per Manchester by the Sea, che ottiene anche il premio per la sceneggiatura originale, mentre l'Oscar per il migliore adattamento va a Moonlight che - come ampiamente previsto alla vigilia - vince anche la statuetta per il migliore attore non protagonista, l'islamico Mahershala Ali. L'analogo premio al femminile va a Viola Davis per Barriere.