Alfonsetti: L’Aquila Rugby a Prato non può fallire

Il tecnico degli avanti campione d’Italia nel ’94: non è decisiva, ma è importante per lasciare l’ultimo posto e cominciare un altro campionato d’Eccellenza

L’AQUILA. Il momento della verità. Cavalieri Prato e L’Aquila si sfideranno domenica alle 15, per definire la candidata alla retrocessione in serie A.

Uno scontro diretto che permetterà, ad almeno una delle due formazioni, di conquistare i primi punti stagionali per abbandonare l'ultimo posto della classifica e diminuire le distanze dal resto del gruppo del massimo campionato. I neroverdi completeranno con il team run di domani, a Centi Colella, la preparazione, che nell'ultima settimana ha avuto la novità della presenza dei due esperti tecnici Ludovic Mercier e Dragos Gabriel Niculae.

«È stato utile lo stage di Mercier e Niculae, soprattutto per alzare l’attenzione e la concentrazione dei ragazzi, che si sono mossi meglio», conferma il tecnico specialista degli avanti, Massimo Alfonsetti, che con Massimo Di Marco siede da inizio stagione sulla panchina aquilana. «Vogliamo aumentare l’attitudine al compito che chiediamo in campo, con la squadra che deve attuare le indicazioni dei tecnici in maniera collettiva per essere più efficaci, non a fasi alterne, ma continue. Non abbiamo forti individualità ed è importante che tutti giochino con la massima concentrazione e applicazione».

Di fronte L'Aquila troverà una squadra che sul terreno amico farà del tutto per vincere, decisamente rinnovata rispetto al passato, che può contare su individualità importanti come il capitano Luca Petillo, l'allenatore giocatore Alejandro Cristian Moreno, tra gli ex di turno insieme al tallonatore Giovanni Marchetto e al seconda linea Mattia Vaschi.

«Abbiamo analizzato I Cavalieri in video», afferma Alfonsetti, «ed è una squadra che nella confusione gioca meglio. Dobbiamo essere precisi, puntuali, ordinati nei nostri piani di gioco e disciplinati, per evitare di prendere calci di punizione e cartellini che darebbero all'avversario il vantaggio della superiorità numerica».

Punti che valgono doppio, che permetterebbero di affrontare con maggiore tranquillità il resto della stagione. «Spero che i ragazzi vivano questa vigilia in maniera serena, per giocare al massimo senza subire la pressione», sostiene lo specialista della mischia, «occorre massima attenzione e applicazione. Le nostre sensazioni comunque sono buone». Lo stadio “Enrico Chersoni” di Prato sarà comunque un crocevia importante per il presente, ma anche per il futuro del club presieduto da Mauro Zaffiri. «Vincere è un’opportunità per fare un campionato diverso», conclude l'ex prima linea neroverde, campione d'Italia nel 1994, «non è ancora una partita da dentro o fuori, la stagione è ancora lunga. Abbiamo iniziato un percorso di lavoro, che lentamente sta proseguendo. Dobbiamo essere concentrati sulla nostra crescita. Nel match vinto con la Lazio nel Trofeo d'Eccellenza, in parità numerica si sono visti grandi miglioramenti, speriamo di continuare».

Il capitano Simon Picone difficilmente sarà della partita, anche se seguirà la squadra e potrebbe andare in panchina. Sono tornati a far parte del gruppo, anche se l’utilizzo non è certo, l’ala Valerio Santillo, i piloni Nico Breglia e Gigi Milani ed i seconda linea Lorenzo Fiore e Adolfo Caila. Arbitrerà l’esperto Carlo Damasco di Napoli.

Tommaso Cantalini

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