Anche i rigori sorridono al Milan

Pari dopo 120’ contro il Torino: rossoneri ai quarti grazie al penalty respinto da Tatarusanu a Rincon
MILANO. Il Milan si qualifica ai quarti di Coppa Italia battendo il Torino ai calci di rigore. Finisce 5-4, con Tatarusanu che para in tuffo il penalty a Rincon e Calhanoglu che, con freddezza, segna quello decisivo. I rossoneri affronteranno la vincente di Fiorentina-Inter in campo oggi. Una partita lunghissima, in cui non sono bastati i 90' regolamentari, nella gelida serata di San Siro, e neppure i tempi supplementari per determinare la Milan e Torino. Nessun gol nei 120', complice un Torino organizzato e attento e un Milan che si rende pericoloso solo dalla ripresa quando colpisce anche due pali. Il Milan strappa l'ennesima vittoria, restando in corsa in tutte le competizioni. I granata hanno dimostrato di poter fare bene, ma arrendendosi, poi, alla lotteria dei rigori, senza essere riusciti a sfruttare le ripartenze. Ed ora, per entrambe, testa al campionato con la squadra di Pioli che deve difendere il primo posto e quella di Giampaolo lottare per allontanarsi dalla zona retrocessione. Il Torino scende in campo con tutt'altro approccio rispetto a quello di sabato sera. Più presente e propositivo, chiude gli spazi e crea le poche occasioni da gol del primo tempo. La strigliata di Giampaolo deve aver dato i suoi frutti. Nessun problema per i due portieri. Nel Milan, l'uomo più atteso è Zlatan Ibrahimovic, ancora non al meglio e in cerca del minutaggio per ritrovare il ritmo gara. Pochi palloni giocabili e solito atteggiamento per sollecitare i compagni e spronarli a non commettere errori, allargando le braccia e scuotendo, alle volte, la testa sbuffando. Ma l'obiettivo di Pioli e di Ibra è ritrovare un po’ di condizione, senza forzare. E a fine primo tempo il tecnico rossonero lo richiama per Calhanoglu. E senza Ibra il Milan è più pericoloso, più rapido e preciso, con Leao che sembra ormai a suo agio nel ruolo di prima punta. Doppia occasione clamorosa con due pali colpiti dai rossoneri: prima conclusione respinta di Diaz poi tiro di Dalot che sbatte sul legno, tre minuti dopo è Calabria a colpire il palo.
Il Toro soffre, arretra e stringe i denti puntando tutto sul contropiede. Poco prima della mezz'ora rischio clamoroso per i granata: il portiere Milinkovic Savic per un eccesso di confidenza, cerca il tocco di troppo con i piedi, perdendo palla ma viene ostacolato da Leao e l'arbitro ferma il gioco. Proteste dalla panchina del Milan, Valeri estrae il giallo in direzione di Donnarumma e pochi attimi dopo anche il rosso. Il portiere rossonero non sarà a disposizione, quindi, ai quarti. Ne finale ennesima occasione del Milan ma Diaz da solo non inquadra la porta. Novanta minuti non bastano, si va ai supplementari. Sempre 0-0, fino ai rigori che sorridono ai rossoneri.
Angelo Caradonna