Anche L’Aquila ricorda Sergio Vatta 

Il compianto tecnico delle giovanili in rossoblù nella stagione 1963-64

L’AQUILA. Nella notte fra mercoledì e giovedì scorso è morto, a 82 anni Sergio Vatta, ex calciatore e storico allenatore delle giovanili del Torino. Vatta, che avrebbe compiuto 83 anni a dicembre, è ricordato anche come uno dei più grandi talent scout del calcio italiano. Ha scoperto i vari Christian Vieri, Gianluigi Lentini, Roberto Cravero, Dino Baggio, Diego Fuser, Roberto Rambaudi e Giuseppe Pancaro, tra gli altri. Quello che molti non ricordano, però, è che Vatta fu anche, benché per un breve periodo, un giocatore dell’Aquila Calcio. L’anno è il 1963/64, nel campionato di serie C. Nella rosa dei rossoblù, in quella stagione chiusa al 10° posto del girone C, c’erano Guido Attardi, Adriano Contestabile, Luciano Corsinovi, Luigi Donadoni, Paolo Braca, Paolo Rossi e Mario Pesce. Vatta, centrocampista, arrivò all’Aquila dalla Triestina e fu protagonista di un singolare episodio, ricordato da Carlo Ciuffini, ex giocatore e allenatore aquilano: «Dopo una lunga striscia di partite in cui la squadra non era riuscita a segnare nemmeno un gol, i dirigenti decisero di correre ai ripari: misero in palio un premio, nello specifico una medaglia, destinato a chi avesse violato quel lungo digiuno. A segnare per primo, e quindi a vincere il premio, fu proprio lui». Vatta tornò all’Aquila molti anni dopo: «Lo conobbi quando era alla guida delle giovanili del Torino in un’edizione del torneo Italo Acconcia. All’epoca facevo l’allenatore all’Aquila Calcio e ricordo che insieme al collega Vincenzo Calvisi lo avvicinammo in tribuna per avere da lui qualche segreto vincente. Dopo Attardi, Rossi e Bettini (scomparso lo scorso aprile, ndc), con lui se ne va un altro dei protagonisti della storia calcistica di questa città».