Il centrocampista biancazzurro Ledian Memushaj (classe 1986)

CALCIO SERIE B

Assist, cuore e gol: Memushaj è il jolly stakanovista di Zauri 

Playmaker o mezz’ala, l’albanese del Pescara a quasi 33 anni è ancora decisivo e chiuderà la carriera con il Delfino

PESCARA. L’operaio del pallone. Poco appariscente, ma estremamente efficace. Parlando con Ledian Memushaj si riscopre un senso di semplicità che il mondo del pallone ha messo al bando. Ha scelto Pescara nel 2014 e, a parte l’annata di Benevento (2017-2018), è rimasto fedele al Delfino. Lavoro, rispetto e umiltà, per Memu tre punti fermi, quasi come delle leggi. A quasi 33 anni suonati (li compirà il 7 dicembre) è ancora un leader incontrastato nella squadra biancazzurra. Questa è la quinta stagione in riva all’Adriatico e, dopo Fiorillo, Ledian è il giocatore con più presenze (155) da quando veste la maglia del Pescara, con 22 gol e 25 assist in totale. Da Baroni a Oddo, passando per Pillon e Zauri, tutti gli allenatori hanno apprezzato le qualità del centrocampista albanese e nessuno di questi ne ha potuto fare a meno. Solo Zeman, forse, tre anni fa ha avuto meno considerazione a livello tattico della mezz’ala di Valona. «Diciamo che non mi sentivo più un giocatore importante per il Pescara e Zeman non mi ha aiutato in tal senso. Forse non mi riteneva utile al suo calcio e alla fine sono andato a Benevento da Baroni, che mi voleva a tutti i costi», ha detto Memushaj tempo fa al Centro, parlando del boemo. In biancazzurro ha conquistato una promozione in A, ha fatto l’esordio nella massima serie e si è tolto tante soddisfazioni. Playmaker, mediano, mezz’ala o trequartista. Memushaj è un vero jolly del centrocampo e anche Luciano Zauri, fin dai primi giorni di ritiro, si è subito accorto dell’utilità tattica dell’albanese, impiegandolo sia da mezz’ala e sia da regista, come è accaduto nell’ultima partita con l’Ascoli.
In sette partite fin qui disputate, Ledian le ha giocate tutte collezionando 560 minuti in campo solo dietro a Fiorillo (630’) e Galano (585’). Memushaj, dunque, conquista il podio degli stakanovisti e si candida di nuovo a una stagione da protagonista. Vedendo il suo rendimento, poi, si capisce ulteriormente il motivo per il quale Memushaj è imprescindibile: un gol, tre assist e quattro punti portati in dote al Delfino grazie alle sue giocate. Niente male per un altro “vecchietto”, che, come Campagnaro (39), sta facendo vedere cose importanti. Il Pescara ha bisogno di un giocatore con le sue caratteristiche: generoso, lottatore, caparbio e con il fiuto del gol. E l’ex Lecce e Carpi vuole il Delfino e non intende lasciarlo. «Ho comprato casa qui ed io e mia moglie vorremmo rimanerci a lungo», ha detto tempo fa l’albanese, il quale vive in Italia da 23 anni, ma che difende con orgoglio la maglia dell’Albania. Venerdì contro la Turchia è stato uno dei migliori e tornerà in campo domai contro la Moldavia. Dopo Gianni De Biasi, anche il ct Edy Reja (ex Pescara) punta molto sulla duttilità tattica di Memushaj, che punta agli Europei 2020. Vuole chiudere la sua carriera in Nazionale con il botto, mentre quella con il Pescara terminerà nel 2022. Per l’operaio del pallone, la pensione è lontana.
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