Auteri cambia il Pescara,  tornano Frascatore e Rasi 

Il tecnico deve salvare la panchina, in difesa fuori Veroli e Nzita. Rauti recupera

PESCARA . Vincere a Grosseto per scacciare i brutti pensieri (l’esonero) e “riprendersi” il Pescara. Domani (ore 14,30) altra prova d’appello per Gaetano Auteri che deve trovare in fretta la soluzione ai problemi della squadra. La buona notizia per il tecnico biancazzurro riguarda il recupero dell’attaccante Nicola Rauti che ha smaltito l’affaticamento muscolare ed è rientrato in gruppo. Al contrario, Galano ha svolto di nuovo un allenamento differenziato e difficilmente sarà convocato. Nel 3-4-3, davanti a Sorrentino, in difesa a sinistra a distanza di un mese e mezzo dovrebbe tornare titolare Frascatore (ultima gara da titolare a Siena lo scorso 23 ottobre), che è in vantaggio su Veroli. In mezzo Ingrosso e a destra spazio a Cancellotti. A centrocampo, Zappella, Memushaj, Pompetti e Rasi, con quest’ultimo favorito su Nzita. Infine, il tridente offensivo formato da Clemenza (o Chiarella), Ferrari e D’Ursi. Indisponibili, oltre a Galano, gli squalificati Drudi e Rizzo.
Auteri in crisi. Raramente l’attuale tecnico dei biancazzurri si è trovato così in difficoltà. Il Pescara è sesto con 22 punti (5 vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte) conquistati in 16 partite, in media 1,37 punti a gara. Nel corso della sua lunga carriera in C solo una volta Auteri ha avuto rendimento peggiore, nel 2003-04, quando a Matera terminò il campionato di C1 all’undicesimo posto con 42 punti (media 1,24). Poi un ruolino simile a quello attuale, nel 2005-06, con il Gallipoli e l’anno successivo chiuse il torneo al decimo posto con 44 punti (media 1,33, di poco inferiore a quella del Delfino). Per il resto, anche nei tornei non esaltanti, come Bari l’anno scorso o Catanzaro due anni fa, la media punti di Auteri era stata superiore a quella del Pescara attuale. Due promozioni dalla C1 alla B al timone di Nocerina e Benevento, tre terzi posti, un torneo di C2 vinto con il Gallipoli e due di Serie D alla guida di Igea Virtus e Siracusa. Il curriculum è di tutto rispetto, ora Auteri deve svoltare.
I possibili scenari. Nelle ultime 12 giornate il Delfino ha viaggiato su ritmi da retrocessione vincendo solo due volte, in casa contro Fermana e Olbia, poi sono arrivati cinque pareggi e quattro sconfitte. La crisi si è acuita a novembre, un mese nero per i biancazzurri (2 ko e altrettanti pareggi, più l’eliminazione in Coppa Italia contro il Teramo) che a Grosseto devono cambiare marcia per non sprofondare definitivamente nell’anonimato. Il direttore sportivo Luca Matteassi ha ribadito la fiducia nei confronti dell’allenatore («resterà con noi fino al termine della stagione», le parole del dirigente), ma è chiaro che un ulteriore passo falso potrebbe comunque spingere la società a una seria riflessione. Tra l’altro nei giorni scorsi c’è stata la telefonata “esplorativa” di Matteassi a Massimo Oddo, il tecnico pescarese sotto contratto con il club biancazzurro fino a giugno che ha dato la disponibilità a prendere in mano la squadra. Dunque, al di là delle dichiarazioni, ad Auteri servono una prestazione convincente e un risultato positivo per allontanare i fantasmi e uscire dall’incubo di una stagione che ha preso una brutta piega.
Eppure, l’avventura del 60enne siciliano era iniziata nel modo giusto (12 punti nelle prime 6 giornate), poi il Pescara ha progressivamente rallentato il cammino finendo per precipitare a -14 dalla prima posizione, occupata da Modena e Reggiana. In dieci partite, dalla settima alla sedicesima giornata, Memushaj e compagni hanno totalizzato dieci punti. Solo Grosseto (9), Ancona Matelica (9), Imolese e Viterbese (8) hanno fatto peggio nell’intero girone.
Giovanni Tontodonati
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