Pogacar taglia il traguardo a Bellante (foto di Luciano Adriani)

CICLISMO

Bellante in festa per l'arrivo della Tirreno-Adriatico: vince Pogacar / FOTOGALLERY

La quarta tappa dalla Cascata delle Marmore fino a Sant'Egidio alla Vibrata, Garrufo, Sant'Omero e passagio nel comune di Campli. Quinto l'abruzzese Ciccone. Venerdì la partenza per Fermo

BELLANTE. Tadej Pogacar ha vinto la quarta tappa della Tirreno Adriatico, dalla Cascata delle Marmore in Umbria con arrivo a Bellante. Il campione sloveno della Uae Emirates, ha anche sfilato a Filippo Ganna la maglia azzurra di leader della classifica generale. Pogacar ha preceduto di due secondi il danese Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e il francese Victor Lafay (Cofidis). Primo degli italiani un generoso Giulio Ciccone, che si è piazzato quinto (a 5'') alle spalle del 22enne belga Remco Evenepoel. Non c'è stato nulla da fare, invece, per il campione del mondo Julian Alaphilippe (uno dei favoriti della vigilia) che non è andato oltre il 37° posto.

Una festa per l'Abruzzo e Bellante tornati a respirare il profumo del grande ciclismo e una giornata di grande visibilità con la tappa trasmessa in diretta su Eurosport 1, canale 210 di Sky. L'ingresso in provincia di Teramo c'è stato dopo che il gruppo ha superato Ascoli, a Sant'Egidio alla Vibrata, con il successivo passaggio del gruppo a Garrufo, Sant'Omero e quindi nel territorio comunale di Campli. A Bellante il sindaco Giovanni Melchiorre si è avvalso della consulenza di Luigi Di Giosia nel curare, i dettagli dell'evento.

La Tirreno Adriatico riparte venerdì 11 marzo, con la quinta tappa, da Sefro a Fermo (155 km). E' una frazione particolarmente insidiosa, con i muri fermani che promettono spettacolo. Il sipario sulla Corsa dei due mari scende domenica a San Benedetto del Tronto

PROSPETTIVE. Il direttore della Tirreno Adriatico Stefano Allocchio ha sottolineato la difficoltà e la bellezza della frazione che si conclude a Bellante. «È l’unica tappa in Abruzzo e sarà fondamentale per capire chi vincerà la Tirreno perché è dura e con un circuito finale bello e impegnativo». Parole accolte con il sorriso sia dal sindaco di Bellante, Giovanni Melchiorre, che dall’ideatore della tappa Luigi Di Giosia. «Ringrazio Regione e Provincia», ha detto il primo cittadino, «per il supporto. Per Bellante è una giornata speciale e invitiamo tutti giovedì ad applaudire i campioni del grande ciclismo. Bellante in mondovisione? Saremo ben felici di mostrare le nostre bellezze». E il consulente allo sport Luigi Di Giosia è entrato nei dettagli. «L’idea mi è venuta lo scorso anno dopo la partenza da Castellalto e devo ringraziare l’amministrazione per averla subito accolta e la Rcs, nella persona di Stefano Allocchio, per la fiducia. Che tappa sarà? Dura perché il circuito finale da ripetere tre volte sarà selettivo. Io tifo Ciccone (teatino doc, ndc), che sta molto bene ma l’arrivo mi sembra più adatto per i vari Alaphilippe, Evenepoel, Evans o Asgreen. Avete visto che parterre di campioni? Sarà un piacere e un onore poterli ospitare».

Alla conferenza stampa di presentazione di lunedì avevano partecipato anche il sindaco di Campli Federico Agostinelli, il vice presidente della provincia di Teramo Luca Francioni e la Nadia Carletti, dirigente responsabile della polizia stradale di Teramo. Perché Campli? «Nel circuito finale per dieci chilometri si transita nel territorio comunale di Campli e l’amministrazione ha supportato attivamente Bellante». Prossimo step il Giro d’Italia? Melchiorre e Di Giosia hanno risposto con il sorriso in simultanea: «Godiamoci l’arrivo, poi ne  riparleremo».