Brosco, zampata vincente: il Pescara torna solo in vetta
De Marco porta avanti il Delfino, pari del Carpi e gol decisivo del capitano
PESCARA. Il Pescara vince 2-1 nel posticipo contro il Carpi e torna da solo in vetta alla classifica. Serata perfetta? Neanche per idea. Lorenzo Lonardi, uno dei migliori biancazzurri, nella ripresa si fa male al ginocchio destro. La prima diagnosi parla di rottura del crociato, una tegola per Silvio Baldini e alla fine c’è poca voglia di festeggiare. L’ex Sudtirol si accascia terra e chiama la panchina: esce tra gli applausi ma il Pescara dovrà rinunciare ad un giocatore fondamentale.
Dopo due pareggi e un successo all’Adriatico il Pescara vuole vincere per tornare in testa alla classifica e allo stadio si respira un bella atmosfera. Alla lettura delle formazioni sono solo applausi per i biancazzurri ma al nome di Silvio Baldini arriva una vera e propria ovazione. L’amore è scoccato definitivamente ma a fine partita Baldini è triste per il suo giocatore che si è fatto male. «Abbraccio Lorenzo, se fossi un chirurgo lo opererei anche. Ma che posso fare?». E il Pescara fa anche fatica ora a cercare sul mercato un sostituto. La beffa è doppia perché Ionita due giorni fa ha detto si al Lecco. Sarà allora la bacchetta magica di Baldini a trovare una soluzione: Squizzato c’è, Dagasso si può adattare. Verrà ripescato Tunjov? L’estone ieri è finito in tribuna per tutelare il gruppo. Non sono piaciuti alcuni atteggiamenti dell’estone e Baldini vuole blindare lo spogliatoio. Giusto. Pardon sacrosanto.
La partita. 4-3-3 per Baldini con il rientrante Merola dall’inizio ma il buon Davide non ha la condizione ottimale e non ha i giri del motore alti come lo scorso anno. Qualche spunto ma la sua partita dura solo un tempo. II Pescara parte bene e sembra voler schiacciare il Carpi ma a conti fatti è un possesso palla sterile e senza giocate negli ultimi 16 metri. Una palla gol per Pierozzi che su angolo di Lonardi si inserisce bene ma indirizza male il pallone poi piano piano con il palleggio gli ospiti escono fuori e mettono in difficoltà il Pescara. È vero che Plizzari resta inoperoso ma le maglie rosse arrivano spesso in area biancazzurra.
Baldini capisce che il motore del Pescara non è brillante e fa tre cambi. Dentro Moruzzi con Crialese spostato a destra, c’è Squizzato per Valzania e Ferraris per Merola. Altro avvio super del Pescara ma sempre senza creare pericoli.
Vergani cresce, prima prova la conclusione personale ribattuta poi qualche minuto più tardi si va a riprendere il pallone verso la bandierina strappandolo ad un avversario e servendo Dagasso. Il classe 2004 serve il movimento di De Marco, entrato per Lonardi, e tutto solo appoggia in rete. Con tanto di corsa sotto la curva. Il Carpi cresce, Dagasso ha crampi deve uscire. Dentro Meazzi. Il paradosso vuole che il Pescara deve difendersi con tre centrocampisti di qualità e con Moruzzi che ama spingere. Pellacani troppe volte va in missione nella metà campo ospite.
Una volta lo salva Crialese ma proprio l’ex Crotone da destra sbaglia e fa iniziare l’azione del pari. Brosco e Pellacani si ostacolano, Saporetti appena entrato può festeggiare. Orgoglio Pescara: i biancazzurri vogliono vincere la partita e Brosco si va riprendere i tre punti. Pallone in area avversaria, il capitano forza il contrasto e la fortuna sorride al 13 biancazzurro. Il Pescara non rischierà più nulla ma al triplice fischio c’è poca voglia di sorridere. Bello il saluto alla curva ma il pensiero è per Lorenzo Lonardi. Baldini con la sua magia saprà costruire qualcosa di nuovo e importante. Domenica (ore 19.30) ad Ascoli ci sarà l’esodo biancazzurro. E la diretta televisiva in chiaro su Rete8.
Enrico Giancarli
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Dopo due pareggi e un successo all’Adriatico il Pescara vuole vincere per tornare in testa alla classifica e allo stadio si respira un bella atmosfera. Alla lettura delle formazioni sono solo applausi per i biancazzurri ma al nome di Silvio Baldini arriva una vera e propria ovazione. L’amore è scoccato definitivamente ma a fine partita Baldini è triste per il suo giocatore che si è fatto male. «Abbraccio Lorenzo, se fossi un chirurgo lo opererei anche. Ma che posso fare?». E il Pescara fa anche fatica ora a cercare sul mercato un sostituto. La beffa è doppia perché Ionita due giorni fa ha detto si al Lecco. Sarà allora la bacchetta magica di Baldini a trovare una soluzione: Squizzato c’è, Dagasso si può adattare. Verrà ripescato Tunjov? L’estone ieri è finito in tribuna per tutelare il gruppo. Non sono piaciuti alcuni atteggiamenti dell’estone e Baldini vuole blindare lo spogliatoio. Giusto. Pardon sacrosanto.
La partita. 4-3-3 per Baldini con il rientrante Merola dall’inizio ma il buon Davide non ha la condizione ottimale e non ha i giri del motore alti come lo scorso anno. Qualche spunto ma la sua partita dura solo un tempo. II Pescara parte bene e sembra voler schiacciare il Carpi ma a conti fatti è un possesso palla sterile e senza giocate negli ultimi 16 metri. Una palla gol per Pierozzi che su angolo di Lonardi si inserisce bene ma indirizza male il pallone poi piano piano con il palleggio gli ospiti escono fuori e mettono in difficoltà il Pescara. È vero che Plizzari resta inoperoso ma le maglie rosse arrivano spesso in area biancazzurra.
Baldini capisce che il motore del Pescara non è brillante e fa tre cambi. Dentro Moruzzi con Crialese spostato a destra, c’è Squizzato per Valzania e Ferraris per Merola. Altro avvio super del Pescara ma sempre senza creare pericoli.
Vergani cresce, prima prova la conclusione personale ribattuta poi qualche minuto più tardi si va a riprendere il pallone verso la bandierina strappandolo ad un avversario e servendo Dagasso. Il classe 2004 serve il movimento di De Marco, entrato per Lonardi, e tutto solo appoggia in rete. Con tanto di corsa sotto la curva. Il Carpi cresce, Dagasso ha crampi deve uscire. Dentro Meazzi. Il paradosso vuole che il Pescara deve difendersi con tre centrocampisti di qualità e con Moruzzi che ama spingere. Pellacani troppe volte va in missione nella metà campo ospite.
Una volta lo salva Crialese ma proprio l’ex Crotone da destra sbaglia e fa iniziare l’azione del pari. Brosco e Pellacani si ostacolano, Saporetti appena entrato può festeggiare. Orgoglio Pescara: i biancazzurri vogliono vincere la partita e Brosco si va riprendere i tre punti. Pallone in area avversaria, il capitano forza il contrasto e la fortuna sorride al 13 biancazzurro. Il Pescara non rischierà più nulla ma al triplice fischio c’è poca voglia di sorridere. Bello il saluto alla curva ma il pensiero è per Lorenzo Lonardi. Baldini con la sua magia saprà costruire qualcosa di nuovo e importante. Domenica (ore 19.30) ad Ascoli ci sarà l’esodo biancazzurro. E la diretta televisiva in chiaro su Rete8.
Enrico Giancarli
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