"Calciatori minacciati con un coltello", e il Decontra non gioca a Castelvecchio

I giocatori avrebbero ricevuto delle minacce nel primo tempo, chiuso 1-0 per il Castelvecchio Sibequo, e alla ripresa del gioco non si presentano in campo

L’AQUILA. Si è giocato solo il primo tempo sullo 0-1 con la rete al 35’ di Pelaccia, tra Castelvecchio Subequo e Decontra Scafa. Stando alla ricostruzione delle due squadre che non coincidono, dopo il fischio di Mattia Di Paolo di Chieti, in quel momento di spalle, un uomo non identificato si sarebbe avvicinato ad alcuni giocatori ospiti con un oggetto contundente. All’arrivo dei carabinieri al campo, è seguito il “terzo tempo” nella caserma di Castelvecchio.

«Abbiamo chiamato noi i carabinieri», hanno spiegato dal Decontra Scafa, «dopo che un uomo con il viso coperto da cappello e occhiali da sole è uscito dalla panchina avversaria e ha mostrato un coltello ad alcuni nostri giocatori che, preoccupati, sono rientrati negli spogliatoi. L’arbitro era di spalle». Differente la versione del Castelvecchio. «La partita è stata sospesa perché il Decontra nella ripresa non è rientrato in campo, così l’arbitro ha fischiato. Noi volevamo giocare. Non so cosa abbiano visto, neanche l’arbitro ha visto nulla».

©RIPRODUZIONE RISERVATA