Il vice presidente del Pescara Matteo Iannascoli e Danilo Iannascoli

Calcio a 5. Iannascoli: "Scommesse anomale sul Pescara" 

Denuncia del presidente: un giocatore biancazzurro avrebbe puntato sulla sconfitta contro il Kaos

PESCARA. Un giocatore che scommette forte sulla sconfitta della sua squadra. E non è l’unico: sulla stessa partita si concentra un «flusso anomalo» di giocate, soprattutto a Pescara e Montesilvano. E la partita, già 4-0 al termine del primo tempo, finisce 6-1. La procura federale indaga su Kaos Futsal-Pescara Calcio a 5 giocata al Palabigi di Reggio Emilia lo scorso 26 febbraio, gara valida per la 7ª giornata di ritorno di serie A. E la guardia di finanza passa al setaccio le scommesse.
A dare il via a un’indagine che torna a scuotere il mondo del futsal durante la festa della final eight di coppa Italia in corso a Pesaro è una denuncia presentata dal presidente del Delfino, Danilo Iannascoli: 4 pagine in cui si ricostruiscono gli schemi di una partita che ha il sapore di essere stata truccata. Con un giocatore biancazzurro che si presenta in un’agenzia di scommesse di Montesilvano per puntare «direttamente» sulla sconfitta della sua squadra e un altro che, all’ultimo minuto, rifiuta la convocazione «per motivi personali che esulano il discorso calcistico».
Secondo la denuncia di Iannascoli, prima della partita, il calciatore avrebbe puntato sulla vittoria del Kaos Futsal nella sfida giocata in posticipo e trasmessa su Sportitalia. Quanto avrebbe puntato non si sa, ma a riconoscere il giocatore è stato il gestore della sala scommesse: dopo averlo «intravisto allo sportello» per fare la giocata, il titolare ha controllato le immagini del sistema di videosorveglianza per capire se si trattasse davvero del giocatore, sceso regolarmente in campo sul parquet di Reggio Emilia. I sospetti del gestore sono durati poco: due giorni dopo la partita persa, lo stesso giocatore si sarebbe ripresentato all’agenzia «per riscuotere la vincita». Così, con la certezza dell’identità, il titolare ha avvertito il figlio di Iannascoli, il vice presidente Matteo, che ha organizzato «immediatamente» un faccia a faccia con il calciatore scommettitore: «Lui non solo non ha chiarito le circostanze addebitate, ma, a specifica richiesta di conoscere se ci fossero stati altri componenti della squadra ad aver partecipato con lui alla giocata, è rimasto in silenzio, non mostrando alcuna collaborazione», dice la denuncia. L’ipotesi della società è un complotto di giocatori tanto che, ora, Iannascoli non esclude «la possibilità di ritirare» la squadra alla ripresa del campionato dopo la final eight con il Pescara eliminato al primo turno dal Lollo Caffè Napoli (5-2). «Non è possibile, soltanto con la partecipazione fattiva di un unico elemento della squadra, riuscire a condizionare l’esito di una gara», dice la denuncia che getta un’ombra sull’ultimo periodo dei biancazzurri: «Da diverse settimane», spiega Iannascoli, «dobbiamo far fronte a infortuni più o meno strani e, in questa gara in particolare, abbiamo anche avuto un giocatore che si è rifiutato di giocare e di venire con la squadra in trasferta firmando una dichiarazione. A questa gara siamo stati costretti a partecipare con soli 4 giocatori della rosa dei titolari ai quali abbiamo aggregato alcuni ragazzi dell’under 19». Questa la formazione del Pescara contro il Kaos: Mundronja, Ercolessi, Yerai, Salas, Rescia (autore del gol della bandiera), Wilhelm, Cuzzolino, Sanchez, Scarinci, Di Matteo, Pietrangelo, Berardi, allenatore Mario Patriarca. La denuncia si chiude con un invito di Iannascoli alla Divisione calcio a 5 della Figc-Lnd «affinché, con urgenza, la mia squadra non venga più quotata per le scommesse».
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