Chieti calcio, il destino nelle mani del tribunale

Spetta al giudice decidere se la squadra potrà scendere in campo domenica e proseguire la stagione evitando la radiazione

CHIETI. Il futuro sportivo del Chieti è nelle mani del tribunale. La curatrice fallimentare Maria Nicla Corvacchiola chiederà al giudice Nicola Valletta di far giocare la squadra domenica e si riserverà l’eventuale richiesta di esercizio provvisorio.

Una decisione del tribunale è attesa in giornata. Dopo che il collegio presieduto dal giudice Camillo Romandini ha dichiarato il fallimento della società, per un disavanzo di oltre 80 mila euro nei confronti di tre creditori (l’ex vice presidente Costa, la Satam e Ciaotickets), è partita una corsa contro il tempo per permettere alla squadra neroverde di portare a termine il campionato di serie D e scongiurare la radiazione. Ieri mattina, la Corvacchiola ha incontrato il tecnico Alberto Mariani. Dal colloquio è emerso che ci sono le condizioni per andare avanti e stamattina la curatrice fallimentare presenterà una prima relazione in tribunale, chiedendo al giudice l’autorizzazione per permettere al Chieti di scendere in campo domenica allo stadio Angelini con l’Alfonsine, per l’ultima giornata del girone d’andata.

La Corvacchiola, sostenuta anche dal sindaco teatino Umberto Di Primio, ha tutte le intenzioni di proseguire con la stagione sportiva. Ora, però, si attende l’ok del tribunale. Se la sua richiesta non dovesse essere accolta, il Chieti verrebbe escluso dal campionato e automaticamente radiato. In quel caso, tutte la partite disputate dai neroverdi verrebbero annullate. Ma, risvolto più importante, il titolo sportivo andrà perso. La cosa, però, non sembra turbare troppo parte della città, considerando che lo storico titolo sportivo del Chieti Calcio 1922 è andato già perso, dopo il fallimento del 2008 e il tentativo a vuoto di un gruppo di tifosi che ha cercato di tenerlo in vita nel 2014.

Terminare la corrente stagione sportiva, e di conseguenza evitare la radiazione, permetterebbe, invece, di salvare il titolo. E c’è già chi, come l’imprenditore teatino Giulio Trevisan, presidente del Chieti Torre Alex, seconda squadra neroverde della città, si è detto pronto a rilevarlo in tribunale.

Intanto, i tifosi hanno organizzato per domenica una manifestazione allo stadio. Il popolo teatino si ritroverà alle 18,30 davanti all’Angelini e alle 19,22 entrerà in curva Volpi per dimostrare l’attaccamento ai colori in un momento drammatico per la società, dichiarata fallita per la seconda volta in 94 anni. L’orario scelto non è casuale, ma richiama il 1922, l’anno di fondazione del Chieti. «Il popolo neroverde è più vivo che mai», scrivono i tifosi, «domenica dimostriamo che siamo pronti a ripartire con lo stesso entusiasmo di sempre. Facciamo vedere a tutti che nessuno riuscirà a spegnere la nostra passione».

Giammarco Giardini

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