Chieti ko, i giocatori picchiati dai tifosi

Gli ultrà fanno irruzione negli spogliatoi dopo il derby di Canistro, volano pugni e schiaffi

CANISTRO. Pugni, schiaffi e calci al Chieti sconfitto. E’ accaduto a Canistro, dopo il recupero di campionato perso sul campo. Un blitz di un gruppo di tifosi, poco meno di dieci. Sono entrati nello spogliatoio e hanno inveito contro i neroverdi che erano appena rientrati. Tutto in pochi minuti. Secondo i racconti dei protagonisti, alcuni dei tifosi erano ubriachi. Sta di fatto che l’aggressione ha lasciato il segno. Giocatori in lacrime e con qualche livido. Botte da orbi nello spogliatoio, mentre fuori altri cinquanta tifosi premevano per entrare.

Minuti di tensione e di paura nell’impianto del paese della Valle Roveto. Un po’ alla volta, poi, le forze dell’ordine hanno disperso gli ultrà del Chieti. Come siano potuti entrare indisturbati nei locali riservati alle squadre resta un mistero. Sta di fatto che l’aggressione di ieri non ha precedenti da queste parti. Tra gli altri, sono stati colpiti Cardinali, Savi, Rosa (autore del gol neroverde), Di Prete e uno degli ultimi arrivati, Salvagno. Una spedizione punitiva dettata dalla rabbia per la sconfitta che rischia di pregiudicare le speranza di promozione tra i professionisti. Da qui, la decisione di passare alle mani. Senza un obiettivo ben preciso, perché schiaffi e pugni sono stati riservati anche ai più giovani. Sono stati colpiti quei giocatori capitati sfortunatamente a tiro. Chieti sotto choc. Neroverdi in lacrime, dirigenti increduli. La squadra è tornata all’Angelini dopo le 19. C’erano diverse macchine della Digos. Anche un gruppo di tifosi. Che solo dopo un colloquio con il presidente Bellia hanno lasciato lo stadio, permettendo al pullman di rientrare e ai giocatori di riprendere le macchine.

E dire che per tutta la partita il sostegno dei circa 150 supporters è stato incessante. Almeno fino alla rete del 3-1 con cui il Luco Canistro si è aggiudicato il recupero dell’incontro rinviato per neve il 20 dicembre scorso. Alla fine, cori contro giocatorie tecnico. Insomma, la solita contestazione. Ma non è bastato a chi ha deciso di vendicare con le mani la sconfitta sul campo. E così una cinquantina di ultrà sono usciti dal settore ospiti e hanno fatto il giro all’esterno per entrare negli spogliatoi. Che, evidentemente, non erano ben presidiati dalle forze dell’ordine. Il grosso dei contestatori sono stati bloccati, ma alcuni sono riusciti a entrare, segnando in maniera indelebile la stagione dei teatini. Più della sconfitta sul campo. Restano sette i punti di ritardo dalla capolista Atessa VdS, nemmeno tanti se si considera che la Pro Vasto, nella passata stagione, ne ha rimontati di più prima di soffiare la promozione al Fano. Il problema è che il Chieti ha davanti cinque formazioni in un girone più che mai equilibrato. La sconfitta di Canistro fa il paio con il pareggio casalingo contro il fanalino di coda Real Montecchio, un altro passo falso. Un punto in due gare proprio nel momento in cui la società, a dicembre, ha ingaggiato alcuni rinforzi per puntare alla promozione diretta. Prestazione incolore, quella dei teatini. Che, comunque, hanno lottato contro un Luco Canistro che ha meritato il successo in virtù di una condotta di gara più diligente, premiata dal gol di Marinilli, alla fine del primo, e dalla doppietta dell’attaccante argentino Leccese che ha concesso il bis dopo quella messa a segno domenica scorsa a Sant’Elpidio a Mare. Il Chieti, al di là della ghiotta palla gol fallita da Chafer (una delusione!) nel primo tempo, non è andato. Ha attaccato, ma senza trovare sbocchi in avanti. Il Luco Canistro, invece, ha aspettato gli avversari per poi ripartire in contropiede. Ha sbloccato il risultato sugli sviluppi di un angolo, alla fine della prima frazione di gioco. E’ stato l’eterno Claudio Marinilli, 37 anni, a indirizzare la palla in rete di testa con il portiere teatino Di Prete fermo a guardare. Da segnalare come il Chieti abbia incassato l’ennesimo gol della stagione sugli sviluppi di calcio da fermo. Una volta sbloccato il risultato il Luco Canistro ha trovato molti più spazi e ne ha approfittato. E’ salito sugli scudi Leccese, l’ex bomber del Cassino: al 18’ e al 31’ ha messo in rete due palloni vaganti in area. In mezzo, al 20’, la rete di Alessio Rossa, di testa, appena entrato. Il gol della speranza che, però, è durata poco.

Seconda vittoria di fila per i rovetani che hanno superato nei bassifondi della classifica il Miglianico, a cui domenica renderanno visita, e la Rc Angolana. La crisi del Chieti va oltre i risultati per via del dopo partita incandescente. Domenica un altro derby. Il Chieti tornerà a giocare all’Angelini, contro la Santegidiese, davanti al pubblico, dopo tre gare disputate a porte chiuse per le intemperanze nel dopo gara casalingo contro la Civitanovese.