Corsa, sudore, dieta e 4-3-3: Zeman ora cambia il Pescara

Subito doppia seduta, controllo del peso e nei prossimi giorni i “temibili” gradoni
PESCARA. Corsa, sudore, pressing alto e dieta. Benvenuti nello Zeman-ter. Cinque anni dopo l’ultima volta, il centro sportivo Poggio degli Ulivi lunedì ha spalancato di nuovo le porte al credo del boemo, descritto piuttosto emozionato per una terza chance che mai avrebbe immaginato di poter avere. E subito, con poche parole, nel primo giorno di lavoro ha fatto capire ai giocatori quanto ci sarà da lavorare.
Il primo obiettivo è puntellare la forma fisica per poter affrontare, in crescendo, il rush finale della stagione. La terapia Zeman è appena iniziata e, dopo appena due giorni di allenamenti, coloro che prima d’ora non conoscevano il boemo, hanno capito che a Pescara, da adesso in poi, con il sergente Zdenek ci sarà poco da scherzare. Il 75enne allenatore di Praga è abituato a lavorare dall’inizio della stagione con dei durissimi ritiri estivi, adesso, invece, dovrà trovare una sintesi tra la sua metodologia e il “materiale umano” che ha a disposizione. «Non farà sconti, vedrete», raccontano dall’interno dello spogliatoio. «Il boemo non lo cambi, è unico e proverà a lavorare seguendo le sue idee».
Dieta e regole. Già da lunedì, oltre alle nuvolette di fumo, si sono visti i primi esercizi zemaniani. In primis il boemo ha voluto la sua tanto amata corda lunga 50 metri per dividere il campo, utilissima per far lavorare “nello stretto” i suoi giocatori. Ma non solo, il boemo si posiziona i cinesini (coni per delimitare il campo) da solo e non ama delegare. Oltre al lavoro sul campo, Zeman ha già fatto intendere alla squadra che si dovrà seguire una dieta sana: poca pasta e tante verdure bollite (soprattutto zucchine e patate), per il famoso "wash out" che tanto spaventa i giocatori che lavorano agli ordini del boemo. Out, ovviamente, dolci e bibite gassate.
L’allenatore, inoltre, ha già nella sua testa “la pesa” dei giocatori, come ha sempre fatto prima degli allenamenti nelle sue precedenti esperienze in biancazzurro. Ovviamente al campo non saranno tollerati i ritardi, con tanto di multe interne a testimoniarlo, mentre da subito, già da ieri, sono partite le doppie sedute di lavoro.
Sudore e gradoni. Il Pescara, in linea di massima, si allenerà tutti i pomeriggi e due volte a settimana ci saranno le doppie sedute. Questa settimana sarà “soft”, dalla prossima i giocatori conosceranno il metodo Zeman per eccellenza: i gradoni. Per il boemo sono di grande aiuto per lo sviluppo della forza muscolare e sono praticamente le tribune dei campi d’allenamento, dove ogni gradone è alto almeno 50-60 cm. Ebbene, Zeman effettua allenamento di corsa sui gradoni e soprattutto balzi a piedi uniti per almeno 5-6 gradoni di seguito.
Ha già chiesto di predisporre (bisogna smontare alcuni seggiolini) una parte della tribuna dello stadio di Silvi Marina, dove il Pescara si allenerà la prossima settimana.
Il nuovo Pescara. Ovviamente, si ripartirà dal 4-3-3 puro il modulo diventato nel corso degli anni marchio di fabbrica del boemo. Il portiere sarà Plizzari, la linea difensiva dovrebbe essere composta da Cancellotti terzino destro: Brosco-Mesik centrali (la coppia provata ieri) e Milani terzino sinistro. A centrocampo Palmiero, con Rafia e Gyabuaa mezze ali, quest’ultimo, però, ieri ha preso una botta ed è in dubbio per sabato contro la Juve Stabia. In attacco il tridente potrebbe essere composto da Merola, Lescano e uno tra Delle Monache e Cuppone. Anche Desogus scalpita, rientrato pienamente in gruppo. La terapia d’urto è appena iniziata, i tifosi sperano di tornare presto a Zemanlandia.
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