Calcio

Compiono 50 anni le maglie colorate dei portieri di calcio

6 Ottobre 2025

La data spartiacque è quella del 5 ottobre 1975 quando in attuazione della direttiva della Figc vennero “abolite” le maglie nere dei portieri per evitare che si creasse confusione con la divisa degli arbitri. Che, per l’appunto, era scura. (Nella foto, Enrico Albertosi)

Oggi le maglie dei portieri di calcio vengono disegnate e sono multicolori. In passato, invece, erano tutte nere. Tutte. La data spartiacque è quella del 5 ottobre 1975 quando in attuazione della direttiva della Figc vennero “abolite” le maglie nere dei portieri per evitare che si creasse confusione con la divisa degli arbitri. Che, per l’appunto, era scura. Anche i direttori di gara, poi, a partire da Usa 1994, hanno indossato divise colorate diversamente. Nel 1975, erano stati gli stessi arbitri a chiedere l’intervento della Figc perché ritenevano che il nero dei portieri li confondesse. E così l’estremo difensore di ogni squadra di calcio deve avere una divisa diversa dai compagni di squadra per rendersi riconoscibile, ma può avere la colorazione desiderata. Non imposta. All’epoca, metà anni Settanta, il solo Enrico Albertosi si era spinto oltre con una maglia gialla. Quel 5 ottobre 1975 si giocava la prima giornata della serie A e la seconda della B e da quel giorno i portieri e gli stilisti hanno potuto dare libero sfogo alla loro fantasia cromatica. Il compianto Fabio Cudicini era il Ragno Nero, appunto perché la divisa era nera. Da quel giorno, ad esempio, l’allora portiere della nazionale, Dino Zoff, al Comunale contro il Verona scelse il verde pisello, mentre il collega Ginulfi il grigio. Stesso colore per Massimo Cacciatori, numero uno della Sampdoria che quella domenica ospitava al Ferraris la Lazio.

Da allora a oggi se ne sono viste di tutti i colori con eccessi come nelle divise del messicano Jorge Campos in scarabocchi fluo. Quanto agli arbitri, la rivoluzione per loro fu il Mondiale negli Usa del 1994, con lo sdoganamento del colore anche per i fischietti, ecco le divise blu, celesti, fucsia. In Italia, in Serie A, la prima eccezione c’era stata nel 1990-1991, quando la Juve in 3 o 4 occasioni utilizzò una divisa interamente nera che costrinse gli arbitri a vestirsi di rosso. Da quel Mondiale in avanti le “giacchette nere” gradualmente diventarono colorate e ormai da tempo in ogni campionato hanno a disposizione divise di due o tre colori, da scegliere in base a quelli delle due squadre, e pure dei loro portieri. Mezzo secolo fa, un’eternità calcistica ora che, invece, le maglie vengono rinnovate ogni stagione per ragioni di merchandising.

Il regolamento. Nella sua ultima versione, valida per la stagione 2025-26, il “Regolamento del giuoco del calcio” non vieta l’utilizzo della maglia nera da parte dei portieri. Gli unici divieti riguardano i giocatori di movimento, che non possono utilizzare divise con tonalità di verde che “possa influire sulla visualizzazione dei calciatori rispetto al campo”. Per quanto riguarda i portieri vige, invece, l’obbligo di indossare maglie che li distinguano chiaramente dagli altri giocatori e dagli ufficiali di gara.