Pescara ko, Brosco: «Dipende tutto dalla testa, dobbiamo crescere e maturare»

Il difensore è stato espulso nelle battute finali del match contro la Sampdoria: «Primo tempo super, poi abbiamo sofferto tanto»
PESCARA. Una vigilia piena di speranze per i calciatori del Pescara che si auguravano di consolidare il buon assetto di squadra visto nelle ultime settimane. Una vigilia molto difficile in casa blucerchiata, invece, condita dagli ultimatum della tifoseria doriana ai giocatori della Sampdoria e al loro allenatore Massimo Donati, fino a ieri pomeriggio ancora senza vittorie all’attivo. Il capitano del Pescara Riccardo Brosco, in sala stampa, ha cercato di spiegare razionalmente il crollo del Pescara nel secondo tempo: «Abbiamo disputato un grandissimo primo tempo in cui costringevamo la Sampdoria a giocare con lanci profondi. Purtroppo, nella ripresa questo non ci è più riuscito e abbiamo sofferto moltissimo i loro inserimenti con la palla libera da cui sono scaturite ripartenze veloci con le inevitabili azioni da gol».
Cosa rimane dopo una sconfitta così pesante? «Siamo una squadra con un’età media molto bassa e l’unica cosa che possiamo fare non è resettare tutto il match, ma solo il secondo tempo. Non è necessario buttare via tutto quello che è successo oggi (ieri, ndc), a parte il risultato che ci amareggia molto», ha spiegato il difensore centrale biancazzurro. «Rimane il nostro grande primo tempo e dobbiamo tenerlo bene in mente per capire la strada da percorrere in futuro».
Dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio contro una formazione in difficoltà bisognava affondare il colpo: «Si, loro avevano bisogno di un nostro errore per poter prendere fiducia e reagire. Noi avremmo dovuto essere più bravi e concentrati nel trovare il varco giusto per arrivare al raddoppio e invece ci siamo aperti forzando in maniera eccessiva le giocate, in un momento della gara in cui bisognava gestire con pazienza il risultato in attesa del momento propizio per poter chiudere l'incontro».
Mancanza di esperienza? «Bisogna crescere anche sotto questo aspetto e la sconfitta può esserci d’aiuto», ha ribadito capitan Brosco. Ed il primo gol su rigore della Samp è nato proprio su una vostra disattenzione: «Purtroppo c’è stato un lancio lungo su un veloce ribaltamento e non sono potuto intervenire su Coda altrimenti avrei rischiato il fallo da ultimo uomo. In quella circostanza loro erano anche in superiorità numerica e non si poteva fare molto altro», ha raccontato il 34enne originario di Roma. Ha inciso anche un po’ di stanchezza dopo le tre gare giocate in una settimana senza troppo turnover? «Nel secondo tempo si è notata una differenza di freschezza atletica tra noi e i giocatori della Sampdoria e magari può aver influito anche questo aspetto, anche se penso sempre che tutto dipenda dalla testa. Secondo me se non avessimo subito gol in apertura del secondo tempo avremmo avuto le motivazioni giuste per compensare un inevitabile calo fisico dopo tre partite così ravvicinate», ha chiosato il centrale difensivo biancazzurro espulso nel finale.