Marco Delle Monache, 17 anni, attaccante del Pescara e dell'Italia under 17

CALCIO

Dal Pescara al sogno azzurro, Delle Monache è il diamante dell'Italia under 17

L'attaccante biancazzurro, originario di Cappelle sul Tavo, protagonista agli Europei: domani punta a una maglia da titolare con il Lussemburgo per l'accesso ai quarti. "È il momento più bello della mia vita. Io come Insigne? Non lo so, ma il mio idolo è Neymar"

PESCARA. A Marco Delle Monache brillano gli occhi. «È il momento più bello della mia vita», sostiene il 17enne di Cappelle sul Tavo da Israele dove sta giocando gli Europei under 17 con la maglia dell’Italia. Domani (ore 19 diretta tv su RaiSport) gli azzurri si giocano il pass per accedere ai quarti di finale contro Lussemburgo. Basta vincere per qualificarsi dopo una sconfitta (con la Germania) e una vittoria (contro Israele) nel girone di qualificazione. Nelle prime due gare il talento del Pescara è entrato a partita in corso e domani sera è in lizza per una maglia da titolare. «Bella esperienza. Di calcio e di vita», spiega alla vigilia della gara decisiva. «Con il mister Corradi (ex centravanti di Lazio e Siena, ndr) mi trovo bene, ti parla in faccia e soprattutto sa darti fiducia. Il girone è duro, ma vogliamo andare avanti, le qualità ci sono».

Da Cappelle sul Tavo alla maglia azzurra grazie ai guizzi palla al piede, la specialità della casa. «È un’emozione unica vestirla, non ci sono parole per descrivere il mio stato d’animo. Sono grato a tutte le persone che mi hanno aiutato ad arrivare sin qui. In primis a mio nonno Bruno che mi ha sempre seguito e aiutato. Poi, i miei genitori e tutti i parenti. E ovviamente il Pescara con cui sono cresciuto cacisticamente a partire dal 2014». Per Marco Delle Monache si sta per chiudere una stagione indimenticabile. «Già fare la trafila con le giovanili dell’Italia mi sembrava un sogno», racconta, «poi, c’è stato anche l’esordio nel calcio professionistico, in coppa Italia contro il Grosseto. C’è stato un salto di qualità che mi ha aiutato a crescere, fino ad arrivare qui agli Europei in Israele». Esterno o trequartista? Questo è il dilemma di chi segue il talento biancazzurro. «Per me non ci sono problemi. Gioco sia sulla fascia che a ridosso delle punte. Ma se proprio devo scegliere dico esterno d’attacco». C’è chi la paragona a Lorenzo Insigne. «Non lo so, io penso a giocare. Però, il mio idolo è Neymar». Contro Lussemburgo si aspetta di giocare? «Qui siamo un bel gruppo di ragazzi bravi e umili. Io sono qui a disposizione per dare un mio contributo. So per certo che vogliamo andare avanti». E il futuro? «Domani la partita dell’Italia». Il futuro di Delle Monache la prossima stagione? «Non lo so, non ho idea. Io penso solo a giocare e ad allenarmi. E a dare il massimo quando vengo chiamato in causa».

Nel gruppo azzurro dell’under 17 c’è anche Francesco Pio Esposito, di proprietà dell’Inter, il terzo di tre fratelli alle prese con il calcio professionistico, decisivo nell’1-0 contro Israele. Pio, così vuol essere chiamato «perché è un nome originale», è un ragazzo di 188 centimetri di altezza che nasce 17 anni fa a Castellammare di Stabia, vera fucina di campioni quali Donnarumma e Quagliarella. A calcio ha cominciato a giocare con i suoi fratelli nel campetto sotto casa, una passione fomentata dal padre, giocatore nelle giovanili del Napoli e poi allenatore. «Siamo un bel gruppo e stiamo bene insieme», la chiosa di Marco Delle Monache consapevole del fatto che questo Europeo può diventare un viatico per la sua carriera professionistica. Il Pescara in presenza di un’offerta congrua - sono diverse le società che lo seguono - non si opporrà alla sua cessione e la rassegna continentale in Israele è una bella passerella per chi vuole mettersi in luce.