Di Fulvio campione del mondo e miglior giocatore del torneo

PESCARA. Il più forte giocatore al mondo di pallanuoto è Francesco Di Fulvio. Non è un giudizio di parte, ma il verdetto della Fina - la federazione internazionale - che lo ha eletto miglior...

PESCARA. Il più forte giocatore al mondo di pallanuoto è Francesco Di Fulvio. Non è un giudizio di parte, ma il verdetto della Fina - la federazione internazionale - che lo ha eletto miglior pallanuotista del Mondiale di Gwangju, in Corea del Sud. Un riconoscimento che rende più che mai indimenticabile l’estate dell’attaccante pescarese. E che rende anche l’idea del livello tecnico raggiunto dal figlio d’arte, cresciuto a pane e pallanuoto in una famiglia in cui tutti e tre i figli giocano sparsi tra serie A e A2. Francesco Di Fulvio è un talento naturale che a 25 anni può già vantare una bacheca degna della migliore tradizione pescarese nella pallanuoto. Prima di lui Pomilio e D’Altrui, tra gli altri, hanno fatto la storia della Nazionale. Al momento il palmarés annovera una medaglia olimpica a Rio de Janeiro nel 2016, cinque scudetti vinti con la Pro Recco, quattro coppe Italia, una Supercoppa europea, un bronzo agli Europei del 2014, un argento alla World League 2017. E, ovviamente, il titolo mondiale vinto sabato a cui si è aggiunto il premio come miglior giocatore del torneo. Dal punto di vista tecnico è un giocatore che ha forza, ovviamente, e estro. È capace in acqua di inventarsi una giocata per fare gol. E poi sembra avere occhi dove gli altri non possono arrivare. Insomma, ha qualità superiori alla media - affinate anche dai consigli di Amedeo Pomilio, il vice del ct Campagna - , quelle che sono servite al Settebello per arrivare fino in fondo in una rassegnata iridata in cui non è partito favorito. A ben vedere Francesco Di Fulvio è un predestinato, perché la mamma Monica è un’istruttrice di nuoto e papà Franco ha fatto parte del gruppo del Triplete del 1987 a Pescara. E il terzo figlio della coppia, Francesco per l’appunto, prima comincia con il nuoto e poi si sposta con la pallanuoto. Ha qualità, tant’è che va subito a Roma, alla Vis Nova. Poi, a Firenze dove resta tre anni e poi a Brescia. Dal 2014 è in forza alla Pro Recco, la squadra più forte d’Italia che da anni cerca di vincere la Champions League. Il passaggio a Brescia ha lasciato il segno nella vita di Francesco, perché lì ha conosciuto Francesca, la fidanzata. È un tifoso del Pescara calcio il campione del mondo di pallanuoto, a tal punto che si tiene sempre informato dei risultati e dei movimenti dei biancazzurri. È uno della curva nord, non a caso il settore più caldo della tifoseria gli ha dedicato spesso degli striscioni per festeggiare i suoi successi. A Gwangju è stato tra i più scatenati nei festeggiamenti sabato e ieri. Tanto applicato in vasca quanto serioso nella vita di tutti i giorni. Potrebbe essere il ragazzo della porta accanto, figlio di una famiglia che da sempre mette al primo posto l’educazione e il rispetto. Campione nella pallanuoto e non.
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