Francesca Di Monte, classe 1983, è la prima assistente donna abruzzese a salire in serie B

ARBITRI

Di Monte, prima donna abruzzese in B 

Storica promozione per l’assistente. Anche il direttore di gara Paterna sale tra i cadetti 

PESCARA. Tre belle notizie per il mondo arbitrale abruzzese: in primis la promozione in serie B dell’assistente Francesca Di Monte, 27 anni, delle sezione Aia di Chieti; poi la deroga concessa (anche a Giacomelli e Abbattista) a Gianpaolo Calvarese, 44 anni, di Teramo, che quindi arbitrerà un’altra stagione in serie A e poi, eventualmente, si dedicherà al Var; e, infine, la promozione in serie B di Daniele Paterna, 32 anni, di Teramo.

Gianpaolo Calvarese, 44 anni, di Teramo

Probabilmente, la notizia più attesa era il salto di categoria di Paterna, preceduta da una stagione ottima conclusa con la direzione delle finali di coppa Italia e dei play off di serie C. La deroga a Calvarese non era scontata, tanto che si ipotizzava un futuro al Var. E, invece, sia il presidente Aia Nicchi che il designatore Rizzoli gli hanno testimoniato fiducia allungandogli la carriera in serie A con un altro anno, dopo una stagione ricca di soddisfazioni.

Daniele Paterna, 32 anni, di Teramo

La sorpresa più bella è l’approdo - storico per l’Abruzzo - in serie B di Francesca Di Monte, assistente in C e internazionale nel calcio femminile, tanto che la settimana scorsa è stata impegnata, in Spagna, nella final eight di Champions League vinta domenica sera dal Lione. In Abruzzo nessuna donna era arrivata così in alto all’interno dell’Aia. In assoluto, invece, si ricordano Anna De Toni, primo arbitro donna a dirigere in serie C nel 2005-2006; Cristina Cini prima assistente a sbandierare in serie B nel 2002-2003 e poi in serie A nel 2003; e Romina Santuari di Trento che nel 2009 è stata designata assistente per una gara di serie A.
Di Monte fa la storia. Nata a Popoli nel 1983 e residente a Serramonacesca, in provincia di Pescara, ma iscritta alla sezione Aia di Chieti di cui dal 2014 è anche vice presidente. Francesca Di Monte è laureata in Giurisprudenza e lavora come consulente aziendale Data Protection Officer. È diventata arbitro, nel 2002, dietro invito di un’amica, che l’ha convinta a frequentare il corso sponsorizzato al liceo scientifico di Chieti. La sua amica ha poi lasciato dopo qualche gara e lei ha deciso di proseguire per curiosità. L’arbitraggio copre una grande fetta della sua vita ma riesce a conciliare la vita familiare e professionale incastrando all’interno campionato e impegni all’estero. Esordio nel campionato Esordienti nel 2002 in Francavilla-Ripa Teatina. Poi, nel 2007, la trasformazione in assistente arbitrale. Nel 2013 il debutto in serie C. Prima di diventare internazionale ha esordito nella gara di qualificazione agli Europei Francia-Romania a settembre 2015 e a gennaio 2016 è stata nominata assistente Fifa.
Paterna figlio d’arte. Un predestinato: vuoi perché da anni chiunque lo vede all’opera gli prefigura un futuro ad alto livello vuoi perché è figlio di un arbitro, Patrizio, che è arrivato fino alla serie C e che oggi è dirigente d’azienda a Milano. Anche lo zio Giuseppe è un ex fischietto che però non è andato oltre l’Interregionale. Daniele, 32 anni, informatore medico, invece è riuscito a fare meglio e si frega le mani pensando ai nuovi palcoscenici da calcare. Daniele Paterna - dopo un’esperienza nelle giovanili dell’Atletico Nepezzano - ha iniziato a fischiare nel 2006 nei Giovanissimi provinciali, Notaresco-Pontevomano la partita dell’esordio. Da allora una lenta ma inesorabile ascesa: nel 2007 in Promozione, nel 2009 in Eccellenza, nel 2012 in serie D e nel 2015 in serie C. Paterna prosegue nella scia dei grandi arbitri della sezione di Teramo, dall’internazionale Pasquale Rodomonti fino a Gianpaolo Calvarese.
E Calvarese se la gode. Napoli-Lazio non sarà l’ultima partita diretta dall’ingegnere teramano fondatore della start up Ape Regina. L’Aia ha ancora bisogno di lui. Ha esperienza da vendere e, soprattutto, nell’ultima stagione è stato sempre alla larga dai casi più velenosi. Ha personalità ed è un decisionista. Sembra aver trovato il giusto equilibrio nel rapporto con il Var. Tutte qualità che hanno indotto Rizzoli e Nicchi ad accantonare l’ipotesi di spostarlo al Var. Che magari tornerà d’attualità l’anno prossimo.
Can unica di A e B. Nicola Rizzoli confermato alla guida della Can nazionale (unificata dalla nuova stagione per serie A e B), al suo fianco la novità di Paolo Calcagno di Nichelino coadiuvati da Gabriele Gava, Danilo Giannoccaro e Andrea Edoardo Stefani. Non è stato invece confermato Emidio Morganti, ex designatore della vecchia Can B. Per quanto riguarda la Can C, designatore Damato di Barletta con Ciampi, Di Liberatore, Ostinelli, Niccolari e Spinelli (nuovi).
@roccocoletti1.

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