MIAMI. La voglia di riscattarsi dopo una stagione a Detroit sottotono e dopo l’amaro epilogo dell’Eurobasket, ripartendo da zero come il suo nuovo numero di maglia. Simone Fontecchio scalpita per l’esordio nella nuova stagione di Nba con la canotta dei Miami Heat. L’ala di Francavilla al Mare, unico italiano a giocare nel massimo campionato mondiale di pallacanestro, ha strappato subito i complimenti del tecnico Erik Spoelstra, prossimo ct degli Usa. Una conoscenza partita da una cena a lume di candela a Roma.

«Coach Spo è venuto a Roma durante la preparazione per gli Europei e abbiamo avuto modo di cenare assieme», ha rivelato Fontecchio. «Abbiamo parlato un po’. L’ho sempre ammirato da lontano, per il modo in cui ha allenato in tutti questi anni. Mi trovo bene. Siamo un gruppo senza grandi stelle a cui piace correre e mettersi al servizio. Possiamo fare grandi cose». Ma l'ammirazione, si è scoperto quando a parlare è stato Spoelstra, è reciproca: «Non lo conoscevo di persona, ma mi è bastata quella cena a Roma per capire che tipo di eccellente professionista sia. Abbiamo anche parlato un po' di tattica, ma quello che mi ha impressionato è il modo in cui gestiva la responsabilità che aveva verso la sua squadra nazionale. Su di lui ho sempre sentito grandi cose. Si è subito integrato da vero veterano, ma resta umile e sta imparando il nostro sistema, specie in difesa».

Insomma, il 29enne abruzzese spera di ritagliarsi un ruolo importante in Florida, dopo aver visto il parquet solo dalla panchina a Detroit. E nella notte tra mercoledì e giovedì prossimo, alle ore 2 italiane, farà il suo esordio contro gli Orlando Magic di un’altra “vecchia” conoscenza italiana: quel Paolo Banchero a lungo corteggiato dall’Italbasket prima di accettare la chiamata del Team Usa.

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