«Dobbiamo guardare a una partita per volta Il resto non conta»

«I play off? Non voglio pensarci»

Dopo il successo di Caserta il presidente Antonetti resta prudente

TERAMO. «I play off? Non ci penso proprio. Cioè: non ci voglio proprio pensare». Il presidente della Banca Tercas Teramo Carlo Antonetti non snobba la domanda, la aggira. Per tenere i piedi per terra, magari per scaramanzia, e anche perché è il presidente, mica un tifoso qualunque. Fosse solo un tifoso (e lo è, eccome) dopo la vittoria di Caserta un pensierino ce lo avrebbe già fatto.

Dopo la sesta giornata di ritorno la classifica del Teramo dice sempre che l’ultimo posto per i play off dista quattro punti e la zona retrocessione sei. Esattamente come era prima di sabato scorso, ma una vittoria come quella ottenuta dal Teramo al PalaMaggiò va la di là dei punti, perché dà morale, autostima, voglia di crederci ed entusiasmo.

Tuttavia, aggiunge Antonetti, «adesso dobbiamo pensare ad una partita alla volta e basta, tutto il resto non conta. Oggi non possiamo dimenticare come stavamo sabato pomeriggio», cioè prima che la Banca Tercas vincesse a Caserta. «Questo ci deve far affrontare la gara di Milano con la stessa determinazione. Lo avevo già detto nei giorni scorsi: guardiamo a una partita per volta, cercando di vincerle naturalmente, e quando saremo vicini al traguardo alzeremo la testa e vedremo dove siamo arrivati».

Intanto c’è la partita a Milano, un appuntamento che per il Teramo negli ultimi tempi ha sempre avuto un significato particolare. «Con noi giocano sempre al Palalido, chissà perché», osserva Antonetti con una punta di polemica, «ma il problema non è questo. Con Milano è una partita difficile tanto quanto quella di sabato scorso, né più facile o più difficile di quella che giocheremo la domenica successiva. Non conta come stanno loro (Milano viene da tre sconfitte e una sola vittoria nelle ultime quattro partite ndr) ma come stiamo noi e come giocheremo. Di sabato scorso a Caserta ci dobbiamo ricordare soprattuto una cosa: non tanto che abbiamo vinto, ma cosa abbiamo messo in campo per vincere.

Sotto questo profilo dobbiamo dare continuità a un atteggiamento che finalmente ho rivisto per tutto l’arco della partita: sempre combattivi, sempre con la giusta cattiveria. Poi gli errori si possono fare, ma quello che conta è l’atteggiamento con cui si affronta la gara».
Concentrazione, determinazione, nervi saldi: sono state queste le armi con cui il Teramo ha espugnato il PalaMaggiò, evitando il ritorno della Pepsi Caserta negli ultimi minuti, come era invece accaduto con Cantù.

Per i biancorossi ripetersi a Milano non sarà cosa da poco, ma non è un’impresa impossibile. Poi il calendario prevede una gara in casa contro Biella e subito dopo un’altra impegnativa trasferta ad Avellino. Sono tutte incognite: l’unica cosa certa è che il 18 aprile il Teramo andrà a Napoli per la consueta farsa con i ragazzini dell’Amg Sebastiani e avrà in regalo i due punti.
Basket in carrozzina. Il palasport di Alba Adriatica ospiterà, sabato e domenica, le finali di Coppa Italia di basket in carrozzina con Santa Lucia Roma, Lottomatica Roma, Santo Stefano e Cagliari.

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