MILANO. Una delle partite peggiori dell'Inter di quest'anno: i nerazzurri hanno perso il derby senza combattere, dimostrando scarso carattere e poco cuore. Questa l'accusa dei tifosi nerazzurri, che reagiscono e lanciano su Twitter l'hashtag che fa tendenza #mazzarrivattene. L'allenatore sale sul banco degli imputati per alcune dichiarazioni sull'inesperienza dei «giovani» subito dopo la sconfitta contro il Milan e per aver negato a Javier Zanetti la gioia di giocare uno scampolo del derby, l'ultimo da giocatore. Ai tifosi non è piaciuto l'atteggiamento rinunciatario della squadra, mai veramente pericolosa, assolutamente imballata, quasi rassegnata. Si parla di «spettacolo penoso. Sembrava una partita tra due mediocri squadre di serie D. Un abisso dalle top squadre europee. Manco il campionato irlandese vincerebbero Inter e Milan», dicono i tifosi. E ancora: «All'Inter se non veniva incalzato (Mazzarri) da Thohir, Icardi non l'avremmo mai fatto giocare... in compenso ci siamo tirati in casa Campagnaro (qualcuno ha tenuto il conto di quante volte ha giocato?) e ora vuole Dzeko che è un altro fallito... conosce un solo modulo e non riesce mai a essere convincente... meglio un bel cambio magari con Seedorf per fare un dispiacere ai cugini». E infine: «Mazzarri è un allenatore antipatico e sopravvalutato con uno stipendio che non è assolutamente proporzionale ai trofei conquistati».

Con la situazione che è venuta a crearsi, assomigliano ad altalene le due panchine di San Siro. Il derby ha cosparso incertezza sul futuro di Clarence Seedorf, ma soprattutto su Walter Mazzarri. Con il destino praticamente già segnato alla vigilia, l'olandese ha vinto la sesta delle ultime sette partite, mostrando una certa duttilità tattica, e ora per il Milan sarà quanto più complicato, quanto meno a livello mediatico, giustificare il suo esonero a fine stagione. Al contrario, invece, dopo la prima partita dell'Inter senza tiri in porta nelle ultime 10 stagioni, è diventata meno stabile la situazione del collega, complicata dal dilagare di slogan di malumore sui social network. E chissà che qualche dubbio non venga anche a Thohir.