Franco Iachini, presidente del Teramo calcio

CALCIO SERIE C

Iachini: questo Teramo mi entusiasma 

Il presidente raggiante dopo il successo di Monopoli: «Paci è il 12° uomo in campo, trasmette alla squadra grandi valori»

TERAMO. Sette punti raccolti in tre giornate e miglior partenza, nella terza serie nazionale, dal 2006 a oggi. Cinque reti segnate (con cinque marcatori diversi), un solo gol subìto e terzo posto solitario in classifica con una gara da recuperare (18 novembre) contro il Foggia. Sono i numeri del Teramo di Massimo Paci, protagonista di un inizio di campionato da incorniciare. «Vedere questa squadra entusiasma», dice al Centro il presidente Franco Iachini, «e mi riempie di orgoglio avere ricevuto i complimenti in tribuna a Monopoli. Sono soddisfazioni che fanno bene allo spirito. Sono sceso negli spogliatoi, come già era avvenuto a Bari, per ringraziare i ragazzi di ciò che stanno facendo e per il senso di appartenenza che stanno mostrando». Il Diavolo appare trasformato da quando in panchina c'è il 42enne tecnico marchigiano, al suo primo anno tra i professionisti. «Paci è il dodicesimo uomo in campo del Teramo. Sta trasmettendo alla squadra dei grandi valori», sottolinea Iachini, «e lo si vede da tante piccole cose, come il mangiare insieme prima degli allenamenti, evitando i formalismi e preparando loro stessi i pasti. I giocatori seguono Paci in tutto e per tutto ed è una cosa molto bella. Senza nulla togliere al lavoro di Bruno Tedino adesso si respira un'aria diversa».
Iachini lancia poi un nuovo appello alle istituzioni, al mondo imprenditoriale e ai tifosi: «Non lasciatemi da solo», dichiara con voce sommessa il patron biancorosso, «perchè da solo non ce la faccio ad andare avanti. Stiamo vivendo un periodo difficilissimo. Spero che i risultati possano fare da traino e che questa società venga supportata. Non si può bruciare un patrimonio come quello che abbiamo creato fin qui. Tutti devono fare squadra in questo momento, invito i tifosi ad aderire alla campagna di sostegno. Mi auguro di vedere più gente al Bonolis, già dalla gara con la Casertana, e che le istituzioni facciano concretamente la loro parte. Ora servono i fatti, non le chiacchiere».
La duttilità. L'ossatura della squadra titolare, fatta eccezione per il baby difensore Diakite e l'attaccante Pinzauti (rientrato dal prestito al Novara), è la stessa della scorsa stagione. I risultati sul campo, però, sono decisamente diversi. Il 4-2-3-1 di Paci ha rivitalizzato elementi come il capitano Arrigoni (supportato in mediana dal dinamismo di Santoro), il portoghese Costa Ferreira e lo slovacco Lasik. Quest'ultimo, reduce da un'annata caratterizzata da diversi guai fisici, si sta disimpegnando bene da terzino destro, ruolo che aveva ricoperto qualche anno fa. Ed è proprio la duttilità uno dei punti di forza del Teramo. Diakite, per esempio, viene impiegato in pianta stabile da centrale difensivo dopo avere fatto quasi tutto il precampionato da terzino; Ilari e Costa Ferreira si muovono sulle corsie laterali nel trio di trequartisti che vede Bombagi sdoppiarsi nel doppio compito di uomo-assist e attaccante. In attesa che Bunino entri in forma tocca a Pinzauti fare un prezioso lavoro in attacco, svariando su tutto il fronte offensivo, mentre i giocatori che vengono chiamati in causa per necessità (Iotti, per esempio) rispondono all'appello nel migliore dei modi. Mungo può, invece, diventare l'arma in più, sia a gara in corso che partendo tra i titolari. Paci, intanto, è già entrato nelle simpatie dei tifosi grazie ad un modo di comunicare convincente e diretto, basato su concetti semplici, idee chiare e umiltà. Le sue conferenze stampa, nei pre e nei post gara, raccolgono sempre più consensi sui social.

©RIPRODUZIONE RISERVATA