PALLA AL CENTRO

Il modello Atalanta macina gioco e soldi

Dal momento che in Italia non abbiamo mezze misure c’è già chi ha provveduto a paragonare l’Atalanta all’Ajax di Champions. Ci sarà tempo per accostare club e modelli di gioco, nel frattempo i nerazzurri si godono il quarto posto in classifica consolidato all’Olimpico con la settima vittoria nelle ultime dieci partite. A tre giornate dalla fine sono padroni del proprio destino in ottica Champions League e all’orizzonte c’è anche la finale di coppa Italia da giocare contro la Lazio. Certo, il calendario non è dei più agevoli. Ma il solo fatto di essere lì in alto in classifica davanti a società blasonate la dice lunga sul progetto Atalanta. Che ha preso il volo da Pescara – campo neutro del Crotone all’epoca – nel settembre del 2016 quando Gian Piero Gasperini, alla prima stagione sulla panchina degli orobici e sull’orlo dell’esonero, decide di schierare una squadra infarcita di ragazzini contro i calabresi, mettendo da parte i veterani. Vittoria per 3-1 e inizio di una favola. D’altronde se una provinciale storica del calcio italiano si qualifica per le coppe europee e incassa fior di milioni di euro da plusvalenze non si può che parlare di favola. Che può essere alimentata dalla qualificazione alla Champions che consente di mettere a bilancio 40-50 milioni di euro tra premi Uefa e incassi. Il tutto giocando un calcio piacevole, probabilmente il migliore della serie A, caratterizzato dalla grande intensità con cui l’Atalanta sviluppa la propria manovra. Intensità è una parolina magica che condensa il salto di qualità. Ecco perché quello di Gasperini è il calcio più europeo che si gioca in Italia. Non ci sono pause, le sovrapposizioni si sprecano e il ritmo è alto. E, soprattutto, è pregno di talento. Ovviamente, nessuno pensava all’Atalanta per la lotta Champions. A tre turni devono farci i conti tutti, soprattutto Roma e Milan, che inseguono e hanno bisogno dei milioni della Champions come il pane per sistemare il bilancio. La Juve, che dovrà affrontare la Roma e la stessa Atalanta, sarà arbitro della lotta che è tornata da essere aperta anche per il terzo posto visto che l’Inter ha messo insieme quattro pareggi e una vittoria nelle ultime cinque gare, rallentando la marcia. Dai nerazzurri (63) alla Lazio (55) sei squadre per due posti che garantiscono gloria e soldi.
@roccocoletti1.

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