Calcio serie B

Il Pescara all’ultimo posto, con il Bari è vietato fallire

1 Dicembre 2025

Per la corsa salvezza servono sette punti entro la fine dell’anno solare. E Sebastiani valuta il ricorso contro l’utilizzo del Var: “Ne parleremo con i nostri legali”

PESCARA. Sono tanti gli spunti di riflessione dopo la pesantissima sconfitta casalinga contro il Padova. Anzitutto la classifica, perché dopo le partite di ieri il Pescara è ultimo con un ritardo di 4 punti dalla zona play out e 5 dalla salvezza diretta. Con 5 gare da giocare per chiudere l’andata e tutto il ritorno l’obiettivo di restare in categoria è ovviamente possibile ma iniziano a finire i bonus e quella di Bari del prossimo 8 dicembre sarà una partita impossibile da fallire.

Le idee di Gorgone. Il Pescara visto contro il Padova ha sorpreso tutti per il suo assetto iper offensivo. Chiaro il messaggio che voleva trasferire il tecnico Giorgio Gorgone: rischiare per vincere una partita fondamentale. Ed è stato lo stesso Gorgone nella conferenza stampa di presentazione di Catanzaro a ricordare a tutti la sua filosofia “all in” ma la scelta a mente fredda contro il Padova non ha pagato. Perché il 3-4-3 nel primo tempo è apparso poco equilibrato, ha sacrificato Di Nardo spesso largo a sinistra e ha esposto Meazzi e Valzania che spesso sono andati in affanno contro una mediana più numerosa e robusta. Meglio nella ripresa quando i biancazzurri hanno provato a riacciuffare il pareggio grazie all’estro di Olzer e all’energia di una squadra che però ha dovuto fare i conti con un Sorrentino in versione super. Con il senno di poi sarebbe stato meglio continuare sull'assetto positivo visto a Catanzaro anche se l’assenza contemporanea a centrocampo di Matteo Dagasso (risentimento al flessore) e Niccolò Squizzato ( ematoma al piede dopo il colpo duro del Ceravolo) ha messo in difficoltà Gorgone.

Il tecnico ha di fatto optato per una soluzione rischiosa lasciando in panchina Brandes, Caligara e Graziani che potevano essere i sostituti naturali dei due indisponibili. La scelta di Tonin? Imprescindibile, al netto delle considerazioni tecniche, perché ha permesso con le sue corse in fase difensiva a Faraoni di poter respirare vista la condizione dell’ex Verona non ottimale.

Gli aspetti positivi. Ma ci sono anche tanti aspetti positivi che per essere cavalcati ora necessitano del supporto dei risultati. Il rientro di Olzer, la qualità di Faraoni, la condizione che inizia a crescere di Tsadjout (non positivo sabato scorso), un Gravillon tornato ad alti livelli e i recuperi di Capellini, Dagasso e Squizzato. Sono tutti aspetti che per l’immediato futuro fanno ben sperare ma c’è anche la consapevolezza che i bonus sono finiti e che contro il Bari non è immaginabile un altro passo falso.

Il calendario. Bari in trasferta, Frosinone e Reggiana in casa, Spezia in trasferta alle 12.30 del 27 dicembre. Entro la fine del 2025 ci sono in palio 12 punti. Il Pescara deve provare a portarne a casa 7 per tenere alto l’entusiasmo e poter poi programmare un 2026 migliore.

Il mercato. Come? Con un calciomercato importante e fatto con giocatori di categoria e giovani di qualità. La buona notizia è che quelle che sono state le limitazioni la scorsa estate legate all’indice di liquidità sono state superate e la società potrà muoversi meglio. Il primo ruolo, soprattutto se c’è l’idea di continuare a rischiare i tre attaccanti o il trequartista, da ricoprire è quello di un mediano di struttura ma forte anche tecnicamente. Poi vanno avanti le trattative per l’esperto Bruno Martella (difensore della Ternana e Giacomo Corona (attaccante del Palermo). L’ex centravanti del Pontedera sabato era annunciato titolare al Barbera ma poi è rimasto in panchina. Il Pescara è in pole position a gennaio.

Il ritorno di fiamma. Non solo Bruno Martella per la difesa. Il Pescara tiene d’occhio la situazione di Federico Barba, già seguito in estate e poi finito in Indonesia. Non è escluso un possibile ritorno in Italia a gennaio del classe 93 ex Como e il direttore sportivo biancazzurro Pasquale Foggia vuole monitorare la situazione.

Si pensa al ricorso. Il Pescara dopo il gol annullato (dal Var) a Meazzi valuta il ricorso. Ieri, durante la “Domenica Sportiva” di Rete8, lo ha detto il presidente Daniele Sebastiani: «Stiamo valutando se ci sono state irregolarità nell’utilizzo del Var. Prima dobbiamo documentarci bene sull’accaduto. Ne parleremo con i nostri legali e, nel caso, valuteremo il da farsi».

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