Il Pescara corre verso la B, Baldini deve scegliere il suo direttore d’orchestra

Kraja-Valzania ballottaggio in mediana per la sfida con la Ternana, Brosco e Pellacani recuperano, ma il tecnico non cambia la difesa. In attacco al centro del tridente spazio a Ferraris. Assenti gli squalificati Merola e Squizzato
PESCARA. È la vigilia della partita più importante del recente passato biancazzurro, domani, alle 21.15, in uno stadio Adriatico “sold out” con 20.000 spettatori, ecco la finale di ritorno tra Pescara e Ternana. In città si respira quel clima che provoca un mix di adrenalina e euforia, i tifosi vogliono quella serie B che manca da troppi anni. Dopo quattro stagioni in Lega Pro domani servirà l’ultimo sforzo e il pubblico dell’Adriatico che colorerà lo stadio con bandiere biancazzurre sarà il 12esimo uomo in campo.
La formula per la B. Come accaduto in semifinale, non ci saranno teste di serie. In caso di successo ospite con una rete di scarto ci saranno i supplementari ed eventualmente i calici di rigore. Dunque per l’11 di Baldini due risultati su tre a disposizione per coronare quel sogno che a luglio a Palena sembrava pura utopia.
L’infermeria si svuota. Ottime notizie per Silvio Baldini. Ieri si sono allenati in gruppo sia Riccardo Brosco che Filippo Pellacani. Qualche fastidio c’è ancora ma sono regolarmente a disposizione per l’ultimo atto della stagione. Si è allenato anche Erdis Kraja che aveva accusato un fastidio al solito ginocchio dopo la gara di Terni e gli unici indisponibili saranno gli squalificati Merola e Squizzato.
Le scelte di Baldini. Oggi il tecnico biancazzurro Silvio Baldini, dopo la rifinitura, scioglierà i dubbi per l’ultima formazione titolare della stagione. In difesa, nonostante i recuperi di Brosco e Pellacani, potrebbe essere riproposta la stessa linea a 4 di Terni con Pierozzi e Moruzzi sugli esterni e Lancini con Letizia centrali. L’alternativa è Brosco con Lancini e Letizia spostato a destra. In mediana il dubbio è tra Kraja e Valzania. L’ex Atalanta non è al 100% per il ginocchio ancora dolorante ma dovrebbe stringere i denti e scendere in campo.
Ai lati Meazzi e Dagasso. In attacco Ferraris può essere confermato riferimento centrale con Cangiano a sinistra e Bentivegna a destra. Ma non è escluso anche l’utilizzo di Tonin. Potrebbero far parte delle rotazioni anche Alberti, che ora sta molto meglio, e Arena che è tornato dall’europeo under 17.
Le polemiche arbitrali. A Terni, e fa parte del gioco ci mancherebbe, restano accesi i riflettori sulla direzione arbitrale di Zanotti di Rimini. Poi però c’è una realtà chiara e documentata dalle immagini che dice altro. Indiscutibile l’espulsione di Vallocchia, giusto il giallo per Squizzato, giusto il giallo per Merola. Ma l’unico vero interrogativo della partita resta il fallo fischiato a Tonin prima del gol di Cangiano. Azione apparsa regolare, Ternana fortunata in quell’occasione. Ok dunque le polemiche che fanno parte del gioco ma la realtà è che Zanotti ha arbitrato molto bene con il dubbio forte che resta sul contatto Tonin-Fazzi.
La condizione atletica. Settimana calda la prima di giugno e questo può avvantaggiare i biancazzurri che hanno dimostrato di avere un’ottima condizione e soprattutto rotazioni più lunghe della Ternana. Sul piano del ritmo in questi play off solo il Cerignola del primo tempo ha giocato alla pari se non meglio dei biancazzurri all’andata, per il resto non c’è mai stata partita con nessuno.
Potrebbe essere un fattore determinante ma resta da tenere altissima l’attenzione sui vari Curcio, Cicerelli e Cianci, giocatori dal tasso tecnico che c’entra poco o nulla con la categoria. Oggi la rifinitura, domani sera la notte (si spera) magica dell’Adriatico. Per realizzare un sogno inseguito dal ritiro estivo a Palena.
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