Il Teramo ha carattere: buon pari a Castelfidardo

23 Settembre 2024

La rete dell’argentino Galesio regala l’1-1 e consente di muovere la classifica Oggi è atteso l’accordo necessario per giocare il derby con l’Avezzano al Bonolis

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CASTELFIDARDO (4-3-1-2): Elezaj 5; Costanzi 6.5, Imbriola 6.5, Boccaccini 6.5, Fabbri 6; Baldini 6, Miotto 6, Guella 6 (19’ st Gambini 6); Caprari 6.5 (31’ st Ausili 6); Paponi 6 (26’ st Morganti 6), Nanapere 6. A disp: Osama, Garbattini, Castorina, Fossi, Graciotti, Caranao. Allenatore: Giuliodori.

TERAMO (3-4-2-1): Di Giorgio 6; Menna 6, Cipolletti 6, Cangemi 6; Leoncini 6, Esposito 6.5 (39’ st Baumwollspinner sv), Ferraioli 6, Pietrantonio 6; Pavone 5.5 (11’ st Tourè 5.5), D’Egidio 5.5 (31’ st Bustos 5.5); Galesio 6. A disp: Torregiani, Pepe, Capitanio, D’Amore, Sanseverino, Brugarello. Allenatore: Pomante.

Arbitro: Morello di Tivoli.
Reti: 1’ st Caprari, 15’ st Galesio.
Note: spettatori 600 circa con folta rappresentanza ospite. Ammoniti Paponi, Fabbri, Miotto, Ferraioli, Cipolletti. Angoli 3-3.
CASTELFIDARDO
Equilibrio estremo. E’ questo quello che ci vuole per focalizzare l’attenzione sull’inizio del campionato del Teramo. Sbarazzino e spavaldo in agosto, due punti in tre giornate a settembre. Mister Pomante ha riconosciuto il momento difficile, non arrivano i risultati, per ora, ma oliando un po’ la macchina prima o poi la vittoria arriverà, questo momento critico si supererà e il sole tornerà a splendere sul cammino dei biancorossi. Già perché le illusioni ferragostane sembrano lontanissime. Merito della preparazione delle compagini di un campionato particolare, come la serie D, con squadre attrezzate fisicamente e tecnicamente, capaci di tenere testa a chiunque. Non ha fatto eccezione il Castelfidardo che ha guardato l’avversario, studiandolo a lungo, lo ha bloccato con la forza di un atteggiamento attendista sperando di colpirlo nel momento opportuno. Di buono per il Diavolo c’è il carattere, la voglia di reagire dopo essere andato sotto contro la squadra dell’ex Giuliodori. Un particolare, di con secondaria importanza, da cui ripartire per festeggiare il primo successo in campionato.
Il primo tempo è filato via senza tanti sussulti, padroni di casa attenti e concentrati, bravissimi a non scoprire il fianco, Teramo che s’intestardisce ma non sfonda. Galesio vede Leoncini (14’) il cui mancino finisce alto di un soffio. Poi Menna chiude su Nanapere alla mezz’ora mentre Elezaj salva su colpo di testa di Galesio, su angolo di Pavone (40’). Le emozioni sono queste. Il resto è contorno. E’ voglia biancorossa di sfondare insieme alla calma olimpica di un Castelfidardo dedito a chiudere ogni varco. Nella ripresa pronti via e Caprari, classe 2006, impallina subito Di Giorgio in uscita, approfittando della prima corsa verso la porta teramana. Con il motore ancora freddo il Diavolo ha impiegato una decina di minuti per riprendersi; poi ha accelerato con un nuovo modulo (3-4-1-2 con D’Egidio dietro Galesio e Tourè) ed è arrivato il gol del pareggio. Piuttosto casuale, considerando il pacchiano errore di Elezay dopo una punizione di Pietrantonio e il tocco da due passi dell’argentino Luis Galesio, ma tant’è. Il gol è gol e non va mai disprezzato. Da qui in avanti è iniziata un’altra partita. Il tempo (oltre mezz’ora) per realizzare il secondo gol c’era tutto, il Castelfidardo continua a nicchiare, mentre il Teramo, nonostante la spinta offensiva, non riesce a costruire altre azioni importanti da rete. Il Castelfidardo si rintana, e questo è vero, e trovare spazi, con undici uomini davanti, non è certo una cosa semplice, ma sul piatto, alla fine, resta il colpo di testa centrale di Morganti, parato da Di Giorgio (38’ st) e poco altro. E su questo si dovrà ragionare. Con equilibrio.
Il Diavolo torna a casa. A meno di sorprese, domenica il Teramo dovrebbe tornare a giocare al Bonolis. In giornata dovrebbe essere formalizzato un accordo raggiunto nel corso di un incontro avvenuto ieri mattina tra i rappresentanti della società e il concessionario dello stadio. Oggi dovrebbe esserci l’annuncio ufficiale di Teramo-Avezzano al Bonolis.
Giorgio Rossi