L’Aquila, Iovenitti accusa: «Noi grandi, città assente»

Il presidente: tecnici e giocatori super, hanno riportato i nostri colori al top ma siamo rimasti solo il sottoscritto, Valentino Cianfarano e il dg Luigi Fabiani
L’AQUILA. Una stagione regolare trionfale sul campo, ma ricca di incertezze fuori.
Nonostante le difficoltà economiche capitan Maurizio Zaffiri e compagni tra promesse sussurrate e quesiti senza risposte, hanno portato L’Aquila Rugby a chiudere il girone 1 di serie A in prima posizione con ben 88 punti. Diciassette le vittorie, quattro i pareggi e una sola sconfitta, rimediata contro l’Accademia Ivan Francescato, costruita per vincere ma senza poter salire in Eccellenza.
Ora ci sono i play off e i neroverdi dovrebbero sfidare la prima del girone 2, Badia. Il condizionale è d’obbligo come si dice in questi casi, perché i veneti non avendo la formazione Under 18 iscritta al campionato di categoria, sarebbe esclusa dagli incontri play off per l’accesso in Eccellenza. L’Aquila quindi, resterebbe a guardare l’altra semifinale (andata 18 maggio e ritorno 25 maggio) tra Lyons Rugby Piacenza e Pro Recco Rugby, accedendo di diritto alla finale secca che si terrà il 1° giugno. Soltanto la pronuncia del giudice sportivo federale, prevista entro la settimana, potrà togliere tutti i dubbi. In caso di stop forzato, circa un mese, e finale assicurata, ci sono aspetti positivi, ma anche negativi, come sostiene il coach dell’Aquila, Nanni Raineri. «Ci sono i pro e i contro, perché restando fermi si avrà qualche infortunato da porter recuperate; ma l’altro lato della medaglia», sottolinea Raineri, «è che non giochi e quindi non hai la carica che ti darebbe la semifinale. Si potrebbe pensare a qualche amichevole», aggiunge, «ma la predisposizione mentale e l’intensità è diversa rispetto a una finale. Sia Pro Recco che Piacenza sono delle buone squadre, molto differenti, ma non ce n’è una in particolare che vorremmo incontrare in finale». Lo staff neroverde è in attesa di sei stipendi, mentre la squadra in media ne aspetta quattro. Numeri di spettanze arretrate che sembrano non coincidere con quelli dichiarati dalla proprietà. Stando alla società tra le fitte nubi sembra esserci qualche schiarita. Il presidente Augusto Iovenitti, entusiasta della stagione sul campo, promette prima della finale almeno due stipendi, sottolineando come in pochi gli siano rimasti accanto.
«Ho preso la squadra a giugno e abbiamo centrato l’obiettivo dei play off per l’Eccellenza», dice il massimo dirigente neroverde, «questa città non è all’altezza della nostra squadra. Spero nell’ingresso dei nuovi soci, sono rimasto solo con Valentino Cianfarano e il diggì Luigi Fabiani».
«Lo staff tecnico e i ragazzi si sono dimostrati dei professionisti: non gli abbiamo fatto fare né Natale, né Pasqua. Fra massimo venti giorni daremo due dei tre stipendi che avanzano, comunque prima della finale», promette Iovenitti. «Anche il sindaco mi ha dato una mano, ma non più di tanto. Com’è noto a tutti aveva deciso di mettere una tassa di scopo destinata alla squadra, ma non l’ha fatto».
Giovedì prossimo il Cda neroverde si riunirà in assemblea con all’ordine del giorno anche l’approvazione del bilancio e la situazione economico-finanziaria del club. In caso di semifinale il Rugby Club Vecchio Cuore Neroverde si occuperebbe dell’autobus per i tifosi.
Alessia Lombardo
©RIPRODUZIONE RISERVATA