La gioia di Verratti: «Il ritorno più bello, meritiamo la serie B»

Il centrocampista e nuovo socio presente alla festa: «Perché entro in società? A questa squadra devo tutto»
PESCARA. «Un ritorno meglio di così a Pescara era impossibile. È stato sofferto, però le vittorie così sofferte sono ancora più belle». Parola di Marco Verratti, il centrocampista della nazionale con il Delfino nel cuore tornato in occasione della partita di ritorno della finale play off. Il suo arrivo allo stadio Adriatico-Giovanni Cornacchia è stato accolto con un standing ovation da parte di tutti gli oltre 20mila tifosi presenti. L’emozione poi, è doppiamente giustificata perché questo ritorno è anche un nuovo inizio. Dopo il triplice fischio dell’arbitro che ha sancito la promozione del Delfino in Serie B, è arrivata infatti la conferma del diretto interessato di quanto rivelato negli scorsi giorni dal Centro. «Si, è tutto vero. Io a Pescara devo tutto. Sono qua per fare il bene di Pescara», ha detto il centrocampista, che poi ha difeso il suo nuovo socio in affari, il patron Daniele Sebastiani, spesso beccato dai tifosi, «anche lui ragiona così. Ogni tanto sento i fischi contro di lui, ma Daniele riesce a tenere in piedi questa squadra e la società, arrivando anche a centrare la promozione. Il calcio è diventato pesante, si sente di tante squadre che non arrivano con i soldi e falliscono». A un certo punto entra in camera direttamente il patron biancazzurro, che conferma il nuoco corso societario. «Mentre voi dormivate abbiamo fatto tutto», ha detto il presidente, che poi si è lasciato andare a uno scambio di battute con Verratti, «da domani Marco torna a giocare con il Pescara». E lui, ridendo: «Ho perso pure 2-3 chili». Inevitabile qualche battuta sulla partita, una montagna russa di emozioni: «Questa finale è stata molto faticosa, c’è stata tanta sofferenza e tanta stanchezza, ma quando poi si vince così è ancora più bello. La soddisfazione è ancora più grande. Oggi questa squadra ha fatto un lavoro veramente incredibile. Sono davvero felice». Poi racconta un piccolo retroscena: «Quando siamo arrivati ai rigori ho detto a mia moglie: “sicuro è nostra”. Sono veramente contento perché il Pescara e la città meritano la Serie B se non la Serie A».
Logico che, dopo l’acquisizione del 50% delle quote societarie del Pescara, Verratti risponda a qualche domanda sul futuro: «Oggi ha vinto la società, mister Baldini e tutti i ragazzi. Ci hanno sempre creduto. Sono convinto che questi giocatori si troveranno meglio in serie B, la serie C è un campionato difficile». Parola di chi quel campionato lo ha vinto sotto la guida del boemo Dzenek Zeman più di dieci anni fa.
Il centrocampista della nazionale ha vissuto l’emozioni di Pescara-Ternana dalla tribuna d’onore dello Stadio Adriatico. Con lui c’erano la moglie Jessica Aidi e il piccolo Andrea, già tifosissimo del Delfino. Maglia biancazzurra indosso, il bambino non ha smesso di sostenere la squadra per tutta la partita.
Verratti non era l’unica vecchia conoscenza di Pescara presente allo Stadio. Uno è Roberto Stellone, l’allenatore della Vis Pesaro (eliminata proprio dal Delfino ai quarti di finale dei play off) che vive nel capoluogo dell’Adriatico ormai da anni. Non distante da lui c’era Roberto D’Aversa, l’ormai ex allenatore dell’Empoli, nato a Stoccarda ma con il padre originario di Città Sant’Angelo. Per entrambi la finalissima del Pescara era un evento imperdibile. Sia in città che con i giocatori: anche loro, infatti, al termine della partita hanno seguito Baldini e i ragazzi alla festa in un noto locale sul lungomare di Pescara.
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