BASKET

La Proger a testa alta contro la Virtus

I teatini si arrendono solo al supplementare contro i bolognesi, bel colpo d’occhio sugli spalti. Domenica c’è Piacenza

CHIETI. Alla Virtus Bologna i punti, alla Proger Chieti gli applausi e i rimpianti. Nel recupero della tredicesima giornata, alle Furie non riesce l'impresa di battere i pluricampioni d'Italia: al PalaTricalle, dopo un tempo supplementare, vincono le V nere (64-69) che volano in solitaria al comando della classifica, staccando di due punti Treviso e Trieste. Alla Proger, scesa in campo con la maglia neroverde, resta il rammarico di aver giocato alla pari della Virtus e di non aver portato a casa la terza vittoria consecutiva che avrebbe permesso di compiere un notevole passo in avanti verso la salvezza. Chieti è stata avanti per tre quarti, poi nell'ultimo periodo ha vanificato il +9 e la partita è scivolata all'overtime dove la maggiore esperienza della Virtus, trascinata da Rosselli e Umeh, ha fatto la differenza.

Nella Proger non sono bastati i 29 punti arrivati dalla panchina. Il migliore è stato Marco Allegretti, l'uomo di maggiore esperienza della squadra, che ha realizzato 19 punti. Prezioso come sempre il lavoro di Mortellaro sotto canestro (16 rimbalzi), bene in fase difensiva anche il contributo di DeCosey. Ha confermato di essere in crescita Fallucca (8 punti), è piaciuto anche Zucca, autore di una spettacolare stoppata su Spissu e di buone giocate. L'unica nota negativa viene da Turel, apparso in ombra e non ancora ben integrato nei meccanismi della squadra. Bologna ha pagato le assenze di Lawson, Pajola e Ndoja e ha lanciato nel quintetto iniziale Spizzichini con Rosselli e Bruttini a completare il reparto dei lunghi. In avvio la Proger ha avuto basse percentuali dal campo e in difesa ha sofferto la fisicità sotto canestro della Virtus, concedendo troppi doppi tiri. La svolta nel secondo quarto, con la Proger che ha preso coraggio e a sprazzi ha dato spettacolo (stoppa di Zucca su Spissu), chiudendo il primo tempo sul + 4.

Nella ripresa, la Virtus è tornata in partita, ma ha trovato di fronte una Proger che ha giocato alla pari fino alla fine. Peccato per l'ultimo quarto fatale. «Quando perdi all'overtime sono i dettagli a fare la differenza», è il commento di coach Maurizio Bartocci. «La nostra colpa è stata di esserci fermati e di non avere avuto più movimenti in attacco. Bologna è una squadra solida e nei momenti importanti è venuta fuori la sua qualità. Noi abbiamo perso lucidità nell'esecuzione d'attacco, ma in difesa abbiamo fatto bene. Nei momenti importanti, abbiamo pagato l'esperienza di Umeh, Rosselli e Bruttini».

E' stato uno spettacolo dentro e fuori dal campo. Code ai botteghini, aperti dalle 19, due ore prima del fischio d'inizio, e bel colpo d'occhio sugli spalti. Circa duemila spettatori, tra cui 400 ragazzi dei settori giovanili e una trentina di tifosi arrivati da Bologna. In tribuna presenti il presidente della Fip, Gianni Petrucci, il vice Gaetano Laguardia, il presidente della Fip Abruzzo, Francesco Di Girolamo, e la leggenda del basket teatino, Claudio Capone. A godersi lo spettacolo anche le autorità cittadine, dal sindaco Di Primio all'assessore allo sport, Antonio Viola. In classifica la Proger manca l'aggancio a Ferrara e resta al quartultimo posto insieme a Imola. Domenica al PalaTricalle arriva Piacenza. Vietato sbagliare: serve una vittoria per riprendere la corsa verso la salvezza.

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