Lanciano rimonta due volte e resta in zona play off

18 Maggio 2014

Cuore e carattere consentono ai rossoneri di acciuffare lo Spezia nel finale

INVIATO A LANCIANO. La Virtus Lanciano ha un cuore grande così. E non molla mai, non finisce mai di crederci. Peculiarità caratteriali premiate dal quarto pareggio di fila che tiene i frentani ancora in zona play off, in attesa dei due posticipi della terz’ultima giornata del campionato di serie B. Ancora una volta la Virtus ha conquistato il risultato nel finale, quando ha gettato il cuore oltre l’ostacolo e ha acciuffato lo Spezia nello spareggio play off che ha lasciato inalterate le differenze in classifica. Due volte sotto di un gol, nella ripresa, e in altrettante occasioni la squadra di Baroni ha pareggiato i conti.

Una forza di carattere alimentata dal catino bollente del Biondi (un valore aggiunto durante la stagione) e dalla costanza nell’inseguire un sogno che meriterebbe di essere trasformato in realtà. In entrambe le occasioni i gol sono stati firmati da giocatori entrati nella ripresa. Risultato giusto anche se lo Spezia si è fatto preferire sul piano della personalità. Ha fatto la partita e ha accarezzato l’idea di mettere a segno il colpo play off. Ma non ha fatto i conti con il carattere della Virtus, una squadra che non muore mai. E che, anche quando sembra stesa al suolo, ha le qualità per riemergere. Partita palpitante, godibile. In parte macchiata dalla direzione di gara di una terna, coordinata dal foggiano Diego Roca, non all’altezza della situazione. Più che sospetta la trattenuta in area di Lisuzzo su Comi nel finale.

La Virtus – ottava in classifica – è rimasta in corsa per gli spareggi di fine stagione, ma già domani sera (Bari-Cittadella ore 19 e Latina-Siena alle ore 21) potrebbe uscire dalla zona play off. Ma comunque resterà padrone del proprio destino anche se nessuno le regalerà nulla: nè il Carpi (domenica ore 20,30), ringalluzzito dal colpaccio di Palermo e speranzoso di agganciare l’ottavo posto, men che meno il Cittadella che sarà di scena al Biondi nell’ultima giornata, dal momento che i veneti sono in corsa per non retrocedere. In più il computo degli scontri diretti con lo Spezia vede i frentani soccombere. Ci sarà da soffrire fino alla fine, ma la Virtus è di ferro. Si piega, ma non si spezza. E, alla luce di quanto fatto vedere durante la stagione, meriterebbe di coltivare il sogno della serie A. Anche perché con la testa e con la forza dei nervi probabilmente sta sopperendo anche a un leggero calo fisico. Tanto per fare un esempio, il ritmo dei rossoneri non è quello di due mesi fa. Ma riescono comunque a tener testa all’avversario. Anche a uno Spezia che ha avuto un avvio brillante. All’8’ Bellomo su punizione ha chiamato alla deviazione Sepe, poi, al 13’, Culina ha colpito un palo con un bel diagonale. La Virtus ha sofferto, stringendo i denti. E poi, pian piano, è uscita fuori dal guscio. Impensierendo l’ex Leali prima con Thiam e poi con Piccolo. Buon primo tempo, ma senza gol. Che sono venuti nella ripresa. Gara ricca di emozioni.

Al 18’ Carrozza, subentrato nel primo tempo a Culina, ha pescato un destro velenoso dalla distanza che ha mandato la palla sotto la traversa. Otto minuti dopo il primo pareggio, ad opera di Paghera da pochi minuti subentrato a Di Cecco. Cross del solito Mammarella dalla sinistra e il centrocampista bresciano ha colpito di testa (lui che non è un gigante!) infilando Leali nell’angolino.

Nemmeno il tempo di godersi l’1-1 che è arrivato il secondo vantaggio spezzino firmato dal difensore Lisuzzo sugli sviluppi di un calcio da fermo. Un colpo che avrebbe potuto tagliare le gambe ai frentani. Ma così non è stato e a forza di insistere ecco che è giunto il 2-2, al quarto dei cinque minuti di recupero. Ancora una palla messa in mezzo all’area, questa volta da Paghera, e l’attaccante Gatto (entrato al posto di Piccolo) è sbucato dal nulla infilando Leali e bissando la rete di martedì sera a Pescara. Il boato del Biondi è assordante, il sogno continua...

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