Il tecnico biancazzurro Nicola Legrottaglie

CREMONA-PESCARA

Legrottaglie: «Dovevamo vincerla, ora bisogna fare il salto di qualità»

L'allenatore biancazzurro schiuma rabbia: «Non possiamo perdere partite del genere»

A bocca asciutta, di nuovo. Schiuma rabbia Nicola Legrottaglie. «Non possiamo perdere partite del genere», sbotta il tecnico biancazzurro dalla pancia dello stadio Zini di Cremona. Per il Pescara le trasferte stanno diventando un vero incubo, visto che non vince fuori casa dal 25 gennaio. «Faccio fatica a commentare questa partita. Non ho parole. Questa gara la dovevamo stravincere e sono arrabbiato, perché domini e non porti punti a casa. Da allenatore è una sconfitta difficile da digerire». Il 43enne allenatore pugliese, però, indica anche una via da seguire. «Dobbiamo fare il salto di qualità, che non riusciamo a fare. Ci manca qualcosa per essere più prolifici. Creiamo, ma dobbiamo fare gol altrimenti tutti gli sforzi sono vani». La poca incisività offensiva preoccupa, ma allo stesso modo è preoccupante un dato significativo: 49 reti subite e 11 gare di fila in cui il Delfino prende gol. «A Cremona abbiamo preso un tiro da fuori area, con la palla che è finita all’angolino. La difesa non ha fatto errori, la fase difensiva è migliorata tanto ultimamente. Siamo molto più attenti rispetto a prima e vedo una squadra molto più concentrata». I biancazzurri hanno conquistato un punto in tre giornate, qualche paura riaffiora. «Sicuramente c’è qualcosa che non quadra, nonostante abbiamo fatto una buona partita. Siamo stati poco precisi negli ultimi metri, questo sì, lo ammetto. Preoccupato? Come tutti, visto che bisogna portare a casa la salvezza, ma giocando così, migliorando e con un po’ più di fame possiamo dire la nostra». Sull’approccio soft alla gara, Legrottaglie dice la sua: «Forse qualche disattenzione c’è stata nei primi 10 minuti e dopo abbiamo preso un gran gol. Serve più precisione in attacco, io mi sento di fare questa analisi riguardante la fase realizzativa». L’allenatore, poi, ha qualche sassolino da togliersi per quanto riguarda l’arbitraggio. «L’arbitro ha gestito male i cartellini e il portiere ci metteva 20 secondi ogni rinvio. Queste cose accadono solo in Italia. Questa non è etica. Mi dispiace anche una cosa: non arrivavano nemmeno i palloni dai raccattapalle. La direzione di gara non mi è piaciuta». Anche ieri il playmaker titolare Luca Palmiero è rimasto 90’ in panchina. «In questo momento Palmiero ha trovato poco spazio, ma non significa che la prossima partita non possa giocarla. Devo far ruotare gli uomini anche per una questione di condizione fisica. Io stimo Palmiero e ad oggi ha avuto poco spazio per alcune scelte tattiche. Dalla prossima o quella dopo avrà spazio».
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