Mammarella torna in pista, Virtus d’assalto nel derby

A Pescara rientrerà il capitano, rossoneri all’Adriatico con oltre mille tifosi
LANCIANO. Un punto sui sei a disposizione. È il bilancio con cui si è chiuso il doppio confronto che vedeva la Virtus affrontare, in rapida successione, due squadre di bassa classifica quali il Latina ed il Crotone. Due confronti diretti in chiave salvezza (stando al pensiero rossonero) dai quali, comunque, è scaturito, come detto, un misero punticino.
Poco anche per una formazione che sin da inizio stagione ha detto, e continua a ripetere, come il suo unico obiettivo sia la permanenza nella categoria. Ed in effetti, i recenti accadimenti sembrerebbero dar ragione a questa tesi, complici alcune assenze importanti coincise, guarda caso, proprio con la recente flessione, sul piano dei risultati, dei ragazzi di D'Aversa. Capaci di vincere una sola delle ultime quattro gare disputate, di andare a segno due volte, subendo altrettanti gol. A conferma che sarà pur vero, stando a quanto detto dallo stesso trainer rossonero, che i suoi ragazzi sono tutti titolari, ma è altrettanto innegabile come qualcuno di essi sia, invece, oggettivamente insostituibile. A prescindere dal valore e dall'impegno di chi è chiamato a subentrargli.
Uno di questi è Carlo Mammarella, la cui assenza è pesata non poco. Sia a Latina, dove è rimasto in campo per poco più di un quarto d'ora, sia sabato scorso con il Crotone. E non tanto per i suoi gol su punizione (quest'anno, ad esempio, è fermo a quota uno), che pure rappresentano una risorsa quando a latitare sono le punte, ma piuttosto per i suoi lanci millimetrici. Che in più di un'occasione hanno creato i presupposti per una segnatura (sette, sinora, i suoi assist vincenti) o per un pericolo sotto la porta avversaria.
Logico quindi che un po' tutti, in casa frentana, e senza nulla togliere al buon Nunzella, sperino in un pronto ritorno del capitano (che scontata la squalifica, riprenderà oggi ad allenarsi col resto del gruppo, essendo anche reduce da un risentimento muscolare), in vista del derby col Pescara di venerdì prossimo. Una sfida nella quale, almeno per ora, non è in palio la leadership regionale. Saldamente in mano alla Virtus, che precede i biancazzurri di ben sette punti in classifica, ma che di certo non ha alcuna intenzione di perdere. Affrontandola, se possibile, col suo capitano, la cui presenza in campo darebbe ulteriore fiducia e morale a tutta la squadra, che all'Adriatico sarà sicuramente priva di due dei tre attaccanti centrali in organico.
Al forfait del lungodegente Cerri (altra assenza che si sta facendo sentire) va infatti aggiunta quella di Thiam. Che in quanto diffidato, pagherà a caro prezzo (ovvero con un turno di squalifica) il cartellino giallo rimediato sabato scorso. Ne consegue che il peso dell'intero attacco (peraltro un po' asfittico, di questi tempi) ricadrà sulle spalle di Monachello, chiamato a non far rimpiangere, assieme ai compagni di reparto Piccolo e Gatto, gli assenti, in una sfida sicuramente attesa dalla piazza frentana. Che archiviato l'1-1 col Crotone, è già proiettata con la mente al match di venerdì prossimo. Probabilmente seguito (stando alle previsioni) da almeno un migliaio di supporters rossoneri, invogliati dall'importanza dell'evento e dall'ampia capienza del settore (l'intera curva Sud) loro riservata dal club biancazzurro.
«Per me», fa sapere il centrocampista della Virtus Paolo Grossi, «si tratta di un'assoluta novità, e sono curioso ed affascinato di viverla. Magari da protagonista, mister permettendo. Altrettanto ovvio è poi il fatto che ce la metteremo tutta per tornare a casa con un risultato positivo, ben sapendo quando ci tengano i nostri tifosi e la società». «Ripetere lo spettacolare 2-2 dello scorso anno? Assolutamente no. La partita me la voglio giocare sino in fondo, e vinca il migliore». Questa la replica opposta dal difensore centrale rossonero Stefano Ferrario a chi gli chiede se firmerebbe in partenza per il pari. Lui, a differenza del compagno di squadra, all'Adriatico c'era eccome, il 13 maggio 2014, in occasione del return-match del campionato scorso: «Gran bella gara», rammenta il diretto interessato, schierato in campo al posto di Troest dall'attuale trainer del Pescara Marco Baroni, «ricca di emozioni e capovolgimenti di fronte, ma disputata su un campo ai limiti della praticabilità, per via del maltempo. Che spero non condizioni anche la sfida di venerdì prossimo, favorendo così lo spettacolo. In campo e sugli spalti».
Stefano De Cristofaro
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