Ciclismo

Maxi caduta al Giro, un corridore in ospedale. Domani la tappa abruzzese: inserto gratuito con il Centro

15 Maggio 2025

Costretto a ritirarsi l’australiano Jai Hindley, corsa neutralizzata, la volata a Napoli vinta da Groves. E domani la frazione Castel di Sangro-Tagliacozzo di 168 chilometri

NAPOLI. E’ stata una giornata molto complicata al Giro d’Italia e ci sono stati attimi di grande paura per via di una maxi-caduta. Sembrava una tappa tranquilla, poi è successo il finimondo. Partiamo dalla fine: l’australiano Kaden Groves ha vinto in volata a Napoli uno sprint a dir poco confuso. A  meno 70 km dal traguardo, nei pressi di baiano (Avellino) una maxi-caduta con tanti corridori coinvolti ha indotto l'organizzazione a neutralizzare la tappa per un po' di tempo per permettere a tutti di essere soccorsi. Costretto a ritirarsi l’australiano Jai Hindley. Si è poi ripartiti senza considerare distacchi, abbuoni e bonus al traguardo. Così la maglia rosa, il danese Mads Pedersen, non ha partecipato alla volata.

Si dice di una terribile caduta. A terra Hindley, vincitore 2022, costretto a sedersi sul marciapiede in stato confusionale: è stato proprio lui il primo a cadere, in modo pesante, sull’asfalto, e a sua volta è stato centrato dagli altri corridori. Tra i caduti anche la maglia rosa Pedersen, Adam Yates, Thijssen, Pérez, Gee, Martínez, Carapaz, Tratnik e Magnier. I compagni della Red Bull si sono fermati per aspettare Hindley, che poi è salito in ambulanza sulle sue gambe ma in evidente difficoltà, e si è ritirato. La Giuria aveva inizialmente neutralizzato la corsa perché tutte le ambulanze erano impegnate a dare assistenza ai corridori, e non si poteva garantire la sicurezza del gruppo senza copertura medica.

TAPPA ABRUZZESE. Domani venerdì 16 maggio è prevista la tappa tutta abruzzese Castel di Sangro-Tagliacozzo di 168 chilometri e sempre domani uscirà con il Centro un inserto gratuito sul Giro d’Italia a cura della redazione sportiva del quotidiano. Gli abruzzesi al Giro, un focus speciale sulla tappa Castel di Sangro-Tagliacozzo, varie curiosità e, in particolare, lo speciale legame che la corsa rosa anche con l’Abruzzo. E proprio in Abruzzo la carovana sarà impegnata in una delle tappe più temute, tra i vari sali e scendi che costellano il tracciato, e il meteo incerto, capace altresì di rappresentare un’ulteriore incognita per i polpacci dei corridori. Un dislivello, quello che dovranno affrontare i ciclisti, compreso tra i 300 metri di Pratola Peligna, e gli oltre 1.400 del traguardo di Marsia di Tagliacozzo. In mezzo, una pendenza del 14% in prossimità del monte Urano nel cuore della Valle Subequana.