Il terzino del Verona Vitale e il centrocampista albanese del Pescara Ledjan Memushaj

IL PESCARA E IL FUTURO

Memushaj vuol dire fiducia: «Ritenteremo l’assalto alla promozione in serie A» 

Il centrocampista: bisogna imparare dalle sconfitte, come accaduto nel 2015 con la finale play off persa a Bologna a cui è seguito il trionfo di Trapani

PESCARA. La delusione è ancora forte, così come la voglia di riprovarci. Chissà cosa darebbe Ledian Memushaj per rigiocare la semifinale di ritorno contro il Verona. Quella sera del 26 maggio, al Pescara sarebbe bastato un pareggio per giocarsi la finalissima con il Cittadella, invece il rigore di Di Carmine ha spento ogni velleità. «Inutile nasconderlo», ammette Memushaj, «la ferita brucia e ci vorrà tempo per guarirla. Certo, è stata un'annata positiva perché nessuno ci dava tra i favoriti, ma quando ti ritrovi in corsa vuoi vincere e se non ci riesci resta l’amaro in bocca. La verità è che dovevamo interpretare quella gara in modo diverso. Siamo stati troppo timidi e abbiamo pensato soprattutto a non prenderle». Il 14 luglio a Lucoli, sede del ritiro estivo, ripartirà una nuova avventura. «Bisogna imparare anche dalle sconfitte e, come accaduto nella finale di Bologna di quattro anni fa, alla ripresa della preparazione dovremo essere bravi a concentrarci per una nuova sfida. Dopo la tremenda delusione del 2015, l'anno successivo abbiamo vinto il campionato». Sulla panchina c’è stato il passaggio di consegne tra Bepi Pillon e Luciano Zauri. L'avvicendamento era nell'aria già da qualche mese e l'addio del tecnico di Preganziol non ha sorpreso l'albanese. «Sapevamo che Pillon avrebbe potuto salutarci, ma queste sono scelte societarie. Di lui avrò sempre un ricordo positivo, perché è una bravissima persona. Ora c’è Zauri, abbiamo il vantaggio di conoscerlo e sappiamo che è un ragazzo che si fa volere bene. Gode della nostra stima e dobbiamo costruire qualcosa di importante con lui». Stasera l’Albania di Edy Reja affronta la Moldavia, però Memushaj ha rinunciato alla convocazione a causa di un guaio al ginocchio ed è tornato a Pescara in attesa di partire per le vacanze. Poi sarà pronto per l’inizio della preparazione. La mezzala ha buone sensazioni. «Sono fiducioso perché il Pescara è sempre stato competitivo in serie B». Ledian, uno dei leader del gruppo, avrà il compito di guidare i giovani. La società è già al lavoro per il ritorno di Riccardo Sottil. «È forte, spero che torni da noi. Lo stesso discorso vale per Capone, che quest'anno purtroppo ha avuto poco spazio anche a causa dei guai fisici, ma ha delle qualità immense ed è un bravo ragazzo. Poi abbiamo Bettella che, pur avendo enormi margini di miglioramento, è già un difensore affidabile. Ai giovani va data la possibilità di sbagliare, non bisogna caricarli di responsabilità». Al contrario, quasi sicuramente andrà via Gaston Brugman. «Se giocherà in A sarò contentissimo per lui. Chiaramente ci dispiacerà perdere un giocatore che in B fa la differenza, ma Brugman ha dato tanto al Pescara e se capiterà l'occasione di andare nella massima serie bisognerà accontentarlo». Se dovesse partire Brugman, la fascia di capitano dovrebbe finire sul braccio di Vincenzo Fiorillo. Dopo il capitano (169 presenze), il portiere genovese è l’elemento con il maggior numero di gare disputate con il Pescara (154). Per questo motivo Fiorillo ha prenotato i gradi e Memushaj non ne fa una tragedia. «Sarebbe giusto darla a Fiorillo che, presenze a parte, ha dimostrato il suo enorme attaccamento ai colori biancazzurri. E non dimentico Balzano che ha collezionato tante partite con il Pescara». 147, per l’esattezza, una in più rispetto a Memushaj. Tra le pretendenti alla promozione ci sarà anche il Perugia dell’ex pescarese Massimo Oddo. «Sarà un rivale in più da temere, Oddo fa giocare benissimo le sue squadre. Sono felice per lui, però dovrà lasciarci sei punti tra andata e ritorno».
Mercato. Tutto ruota intorno a Brugman. Dalla cessione del play-maker il Delfino spera di incassare due milioni di euro. Difficile la pista-Cagliari, per il capitano restano in corsa Alaves, Paok Salonicco e Parma. Con i ducali si è parlato degli attaccanti Galano e Da Cruz, ma la sensazione è che ci vorrà un po’ di tempo per sbloccare la trattativa.
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