Mondiali di ciclismo, tutta l’Italia spinge e tifa Giulio Ciccone

Appuntamento domenica in Ruanda: il teatino è il capitano della Nazionale italiana nella gara su strada adatta alle sue qualità. Il favorito è Pogacar
Non solo l’Abruzzo, ma tutta l’Italia domenica tiferà Giulio Ciccone. Il capitano della Lidl Trek sarà anche il capitano della Nazionale nel mondiale su strada che si correrà per la prima volta in Ruanda domenica. Percorso duro, adatto alle caratteristiche di Giulio Ciccone che si presenterà al via con tanta voglia di far bene e di confermarsi tra i primissimi al mondo nelle gare di un giorno.
Un anno fa al Lombardia, la classica monumento di fine stagione, Ciccone arrivò terzo dietro a Pogacar ed Evenepoel. Alla Liegi quest’anno secondo solo al solito Pogacar e a San Sebastian ad inizio agosto ha vinto staccando tutti i rivali tra cui Isaac Del Toro, fresco vincitore del trofeo Matteotti. Il percorso del mondiale per difficoltà si avvicina alle classiche che Ciccone ha dimostrato di apprezzare e il ct della Nazionale Marco Villa gli ha affidato i gradi di capitano. Una responsabilità? Forse, ma che non deve pesare a Giulio Ciccone perché l’ultimo anno ha consacrato il ciclista teatino nell’élite mondiale.
Giulio Ciccone arriva a questo mondiale al top della condizione. La corsa iridata, al pari del Lombardia di ottobre, è il suo obiettivo e dopo aver dimostrato la sua forza a San Sebastian e nella prima settimana della Vuelta, ha lavorato proprio in vista di questo appuntamento.
Ciccone nell’ultima tappa della corsa spagnola (vola del Mundo) vinta da Vingegaard ha testato la gamba e il successo è venuto meno solo perché il gruppo dei primi non ha dato spazio alla fuga. Ma se quello doveva essere un test la risposta è stata positiva e tutto fa pensare che domenica vedremo il Ciccone forte e brillante di inizio agosto a San Sebastian o della scorsa primavera alla Liegi.
Il percorso. Partenza e arrivo a Kigali, nel complesso saranno 267.5 km con un circuito di circa 15 km da ripetere più volte. A metà gara si farà un nuovo circuito prima di tornare a quello iniziale e si andrà ad affrontare la salita del Mont Kigali (5,9 km al 6,9%, max. 20%) e lo strappo del Mur de Kigali (400 mt in pavé all’11%, max. 15%). Nel circuito classico si affronteranno nella seconda parte la Côte de Kigali Golf (800 m all’8,1%, max. 14%) e la Côte de Kimihurura (1,3 km al 6,3%, max. 11%), tutta in pavé con lo scollamento a poco più di un chilometro dal traguardo. E ci sarà il fattore altitudine: non si scenderà mai sotto i 1.400 metri di quota.
I favoriti. Quando c’è un grande evento nel ciclismo parte sempre il “gioco” delle stelle da assegnare ai corridori. Domenica il favoritissimo e quindi con 5 stelle è il campione del mondo uscente Tadej Pogacar. Nonostante il brutto colpo subito a cronometro qualche giorno fa ( lo sloveno è stato ripreso e superato da Evenepoel), è lui il favoritissimo per la prova in linea. Sulla carta stare alla ruota del fenomeno sloveno sarà proibitivo per tutti e non è escluso un attacco da lontano sul Kigali. Quattro stelle per almeno sette corridori. Dallo stesso Evenepoel a Ben Healy, da Ayuso a Pidckock, dal nostro Giulio Ciccone a Del Toro e Skjelmose. Saranno loro che proveranno a insidiare Tadej Pogacar e a giocarsi il podio. Tre stelle per tanti altri tra cui Jay Vine, Alaphilippe e Simmons. Il via domenica alle 9.45, con la speranza che il primo mondiale in Ruanda regali soddisfazioni all’Italia e all’Abruzzo. Giulio Ciccone è pronto a guidare la Nazionale ed è pronto a vivere una giornata come quella di Liegi o San Sebastian.