Osimhen firma il pari, il Napoli ci crede 

Lewandowski illude il Barcellona nella ripresa, il nigeriano realizza la rete dell’1-1: la qualificazione si deciderà in Spagna

napoli1
barcellona1
NAPOLI (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 6, Rrahmani 5.5, Juan Jesus 5.5, Olivera 6; Anguissa 6, Lobotka 5.5, Cajuste 5.5 (23’ st Traoré 6); Politano 5.5 (32’ st Raspadori 6), Osimhen 6.5 (32’ st Simeone 6), Kvaratskhelia 5.5 (23’ st Lindstrom 6). A disp: Contini, Gollini, Natan, Mario Rui, Mazzocchi, Ostigard. Allenatore: Calzona.

BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen 6; Koundé 6, Araujo 6, Inigo Martinez 5.5, Cancelo 6; Gundogan 6, Christensen 6 (41’ st Romeu sv.), De Jong 5.5; Yamal 6 (35’ st Raphinha 6), Lewandowski 7, Pedri 6.5 (41’ st Joao Felix sv). A disp: Pena, Astralaga, Vitor Roque, Sergi Roberto, Casado, Lopez, Cubarsi, Guiu, Fort. Allenatore: Xavi.

Arbitro: Zwayer (Germania).
Reti: 15’ st Lewandowski, 30’ st Osimhen.
Note: spettatori 50mila circa.
NAPOLI
Il Napoli di Calzona non fa il miracolo. Con il Barcellona finisce in pareggio (1-1) e il responso per la qualificazione ai quarti di finale di Champions League è rinviato alla gara di ritorno. Gli azzurri non mostrano progressi rispetto a quanto fatto vedere in campionato con il Genoa e c'era da aspettarselo, visto che il nuovo allenatore ha conosciuto gran parte della squadra soltanto nella giornata di martedì, a poche ore dalla sfida con gli spagnoli. Gli azzurri appaiono timorosi e privi di idee e se il Barcellona, che esercita un predominio nel gioco netto e costante non risce a sfondare, ciò dipende più dalla scarsa vena dei blaugrana che non dalla organizzazione tattica del Napoli. Nei primi 20' il Barcellona comanda il gioco. Gli spagnoli, però, non riescono a concretizzare la netta superiorità esercitata in mezzo al campo e producono soltanto due nette occasioni da gol, sventate entrambe da Meret che al 22' devia con un piede una velenosa deviazione di Lewandowski e un minuto dopo si lancia in tuffo per deviare una potente conclusione dalla distanza di Gundogan. Il Napoli appare intimorito e spaesato. Nella ripresa il copione non cambia almeno fin quando gli spagnoli non trovano il gol del vantaggio. È il 15' quando Lewandowski firma lo 0-1. Solo a questo punto il Napoli si decide a puntare l'area di rigore avveraria con più decisione. Al 30' arriva la svolta della gara. Anguissa serve Osimhen, che stava per essere sostituito, che insacca con un rasoterra. Gli ingressi in campo di Traorè, Lindstrom, Simeone e Raspadori danno freschezza e vitalità alla squadra di Calzona che tenta con insistenza di vincere la partita. Grosse occasioni gli attaccanti del Napoli non riescono a produrre ma lo spirito almeno sembra essere quello giusto. Finisce 1-1 e il risultato tutto sommato è giusto. A Barcellona i tifosi sperano che con la cura Calzona arrivi un Napoli diverso che possa giocarsi la qualificazione ad armi pari con i catalani.
Vince il Porto. Nell’altra sfida di andata degli ottavi i portoghesi battono l’Arsenal 1-0 con gol di Galeno al 49' della ripresa.
Angelo Caradonna