Pescara, a sinistra si corre Moruzzi chiede una maglia

21 Settembre 2024

Il terzino, protagonista con la Pianese, vuole ripetersi lunedì contro il Perugia

PESCARA. Cresce l’attesa in città per il match di lunedì sera allo stadio Adriatico tra Pescara e Perugia. Per blasone, contenuti tecnici e tradizione delle due squadre è una partita che a poco a che vedere con la serie C. Tutto fa pensare che sugli spalti per l’importante “monday night” possa tornare il pubblico delle grandi occasioni. Spera di avere una chance dal 1’ il terzino sinistro Brando Moruzzi, protagonista contro la Pianese: «Ho battuto quel corner», ha detto l’ex Juventus, «poi abbiamo sfruttato bene un episodio un po’ fortunato. Ma noi siamo stati molto bravi a crederci fino all’ultimo». I due terzini sinistri a disposizione di Baldini, Crialese e Moruzzi, si completano bene per caratteristiche. L’ex Crotone è l’uomo che dà equilibrio, più attento alla fase di non possesso. Moruzzi invece spinge a più non posso e con il suo sinistro e con la sua corsa sa spaventare le difese avversarie. «Carlo (Crialese ndc) è un grandissimo giocatore e soprattutto ha tantissima esperienza. Quindi il mister fa la sua scelta migliore e io non posso che rispettarla». Brando Moruzzi è arrivato in biancazzurro con Zeman e questa è la sua seconda stagione a Pescara. «Differenze? Non saprei rispondere. Io dico che ogni allenatore ha le sue idee di calcio e ora noi stiamo seguendo quello che ci dice Baldini». Lunedì c’è il Perugia, Lo scorso anno in pieno recupero la beffa con l’autorete di Di Pasquale che consegnò i tre punti agli umbri. Ma anche nel primo tempo l’episodio del rigore calciato malissimo da Edoardo Vergani. «Gli episodi nel calcio sono dietro l’angolo. Ora mi aspetto di fare una bella gara contro un avversario difficilissimo. Sono fiducioso perché questa settimana l’abbiamo iniziata benissimo e stiamo lavorando al massimo per essere pronti contro il Perugia. Daremo il 100%». 20 anni compiuti a luglio e un sogno grande sia per la stagione che per il suo futuro. «Per quest’anno mi auguro di centrare l’obiettivo di squadra che è quello di fare il massimo. Per il futuro vorrei giocare in serie A. Con la Juve? Magari, è la squadra per cui tifo». L’obiettivo concreto per la stagione è quello di riportare in serie B il Pescara, anche se Moruzzi non pronuncia quella lettera. Obiettivi ambiziosi, o sogni se volete, per il suo futuro a lungo termine. Lunedì però c'è un presente da affrontare chiamato Perugia. Una partita da vincere per continuare a guardare tutti dall'alto in classifica.
BUONA CONDIZIONE In settimana il tecnico Baldini ha lavorato con il gruppo al completo: ritmo, intensità e tanti buoni contenuti tecnici. Il Pescara sta molto bene e l’allenatore biancazzurro ha potuto riabbracciare anche Edoardo Vergani, in gruppo già da mercoledì alla ripresa degli allenamenti. Giovedì è tornato anche Georgi Tunjov mentre al termine della seduta sempre giovedì si è fermato in via precauzionale Pippo Pellacani. Per il difensore un leggero fastidio al flessore, dopo gli intensi carichi di lavoro ma nulla di preoccupante. Ieri Pellacani ha lavorato parzialmente in gruppo, ma oggi tornerà con i compagni. Ieri non c’era Brosco, rimasto a casa con qualche decimo di febbre. Tra oggi e domani verrà valutato, in preallarme Erasmo Mulé, che è entrato molto bene nel secondo tempo contro la Pianese.
LE SCELTE DI BALDINI Il tecnico biancazzurro vuole valutare bene il gruppo oggi e nella rifinitura di domani, ma l’idea dovrebbe essere sempre quella della continuità. E non dovrebbe esserci neanche il pensiero del turnover in vista dello scontro diretto di giovedì prossimo contro l’Entella. Plizzari tra i pali è una certezza. In difesa Pierozzi, Brosco (o Mulè), Pellacani e Crialese. A centrocampo Lonardi con Valzania e Dagasso, mentre in attacco Vergani è pronto a riprendersi il posto con Cangiano e Bentivegna. Scalpita Davide Merola, che sta sempre meglio, e scalpita anche Brando Moruzzi, il terzino sinistro biancazzurro che ha battuto l’angolo decisivo lunedì sera nel match vinto contro la Pianese.
Enrico Giancarli