Serie C

Pescara, il pari è d’oro. Adesso la finale play off per la B contro la Ternana

29 Maggio 2025

Spettacolo sugli spalti e ampio turnover in vista degli ultimi 180’: lunedì il primo round al Liberati alle 21.15; il ritorno all’Adriatico-Cornacchia il 7 giugno

PESCARA. Notte di sorrisi e speranze. A distanza di 15 anni il Pescara torna a disputare una finale play off per la promozione in serie B. Missione compiuta: i biancazzurri proseguono la rincorsa al salto di categoria. Appuntamento a lunedì per l’andata a Terni (ore 21.15), ritorno all’Adriatico-Cornacchia sabato 7 giugno (sempre alle 21.15).

Quindi, Ternana-Pescara è la finale play off: la qualificazione del Delfino era pressoché scontata, mentre la Ternana ha battuto il Vicenza 3-1 dopo lo 0-0 dell’andata. Meglio il Delfino sul piano del gioco, qualche individualità in più per le Fere. Ternana (un anno fa la retrocessione ai play out) e Pescara hanno chiuso in testa alla classifica il girone di andata del girone B, poi entrambi superati dalla Virtus Entella promossa direttamente in B. Lunedì sera i biancazzurri torneranno al Liberati laddove hanno iniziato (vincendo) il campionato ad agosto.

Hanno preso quattro punti su sei ai rossoverdi, all’epoca allenati da Ignazio Abate e oggi da Fabio Liverani. Il Pescara arriva a giocarsi la serie B sulle ali dell’entusiasmo dopo aver messo in chiaro già all’andata il rapporto di forza con l’Audace Cerignola. Netta la supremazia. Il 4-1 di domenica sera era un risultato troppo netto che ha finito per condizionare anche il ritorno. Spettacolo sugli spalti con i 19mila (record stagionale) a testimoniare entusiasmo e passioni di una città tornata in amore per la squadra di calcio. Pescara modalità gestione: il pareggio rende merito al Cerignola che ci ha provato fino alla fine, ma la qualificazione non è mai stata in discussione. E, comunque, è stato il Pescara ad andare più vicino al successo. Partita in surplace. Non un allenamento, ma un valido test in vista dei 180’ che decideranno la stagione che potrebbe diventare indimenticabile. Diverse novità in formazione all’inizio, poi tutti i cambi possibili: il Delfino arriva nella condizione migliore (atletica e mentale) alla doppia sfida-promozione. Tutto allineato, direbbe Baldini. Anche Tascone che manda la palla sulla traversa al 17’ a portiere battuto. E al 23’ ecco il timbro di Merola che corregge in rete un pallone in area. Se qualcuno aveva strane idee per la testa viene subito sistemato. Canta Pescara, fa festa l’Adriatico-Cornacchia. È uno spettacolo di cori, bandiere ed entusiasmo. Plizzari è una garanzia e al 34’ salva sull’ex Cuppone. Al 36’ il pareggio di Salvemini, ma il Pescara non trema, anche se nelle retrovie si registrano un po’ troppe amnesie.

Nella ripresa iniziano i cambi, l’Audace pressa. Vorrebbe almeno la vittoria, ma non è serata. Il Pescara è meno intenso nel gioco; stringe i denti quel tanto che basta per far sfogare i pugliesi.

Al 19’ l’espulsione di Ligi (gioco violento su Valzania) toglie ogni velleità di rimonta al Cerignola. Lancini salva sulla linea su Volpe. Ancora cambi, si rivede Lonardi dopo il grave infortunio di fine settembre. Partita in gestione, sotto controllo. Il Pescara fa girare la palla cercando qualche varco scoperto, l’Audace non ci sta ad incassare un’altra sconfitta. I tifosi sono in estasi, il sogno continua. Negli ultimi quattro anni di C mai come adesso i biancazzurri sono vicini al ritorno in B. Ultimi 180’ di sofferenza della stagione: in caso di parità di gol, si giocheranno i tempi supplementari e, poi, eventualmente, si calceranno i rigori. L’ultima finale play off per la B nel 2010 con Eusebio Di Francesco in panchina contro il Verona (battuto). Allora come sabato 7 giugno i giochi si faranno all’Adriatico-Cornacchia. Una cosa va detta: è consigliabile non concedere alla Ternana le stesse occasioni da rete che ha avuto l’Audace Cerignola nei 180’.

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