Calcio

Pescara, inizia l’era Gorgone: è il giorno della firma, poi il primo allenamento

12 Novembre 2025

Contratto fino a giugno per l’allenatore che prende il posto dell’esonerato Vivarini, ecco le ultime novità

PESCARA. E così si riparte. Giorgio Gorgone, 49 anni compiuti ad agosto, è il nuovo allenatore del Pescara. Nel biennio precedente ha guidato la Lucchese, in serie C, salvandola sul campo lo scorso anno nonostante grosse problematiche societarie. Ieri avevamo detto che nella corsa alla panchina biancazzurra partiva in pole position e il circuito di riferimento era Montecarlo. Impossibile sorpassare per Francesco Modesto, unica vera alternativa a Gorgone. Dopo il colloquio con il presidente Daniele Sebastiani è arrivato l’ok e ieri sera il tecnico era già in città. Contratto fino a giugno con opzione unilaterale (per la società) di prolungamento in caso di salvezza. In carriera Gorgone da allenatore ha fatto molto bene con la Primavera del Frosinone ed è stato per tanto tempo il secondo di Roberto Stellone (ora alla Vis Pesaro).

Il retroscena e l’esonero. In estate Gorgone ha insidiato la panchina di Vincenzo Vivarini fino all'ultimo prima che la scelta cadesse sul tecnico originario di Ari. Gorgone avrà ora la sua grande opportunità in B. Ieri è arrivata la nota della società che ha comunicato l'esonero di Vincenzo Vivarini. All’ex allenatore e al suo gruppo di lavoro è stato espresso «un sincero ringraziamento per quanto fatto con l'augurio delle migliori fortune professionali».

Lo staff. Il vice di Giorgio Gorgone sarà l’ex attaccante della Triestina Emiliano Testini che ha lavorato con il tecnico a Lucca. Emanuele Marra sarà il collaboratore tecnico, Giorgio Santarelli match analyst, il professore Patrizio Ianni sarà il preparatore atletico mentre resta Carlo Cavasinni che si occuperà del recupero infortunati. Il preparatore dei portieri è Giovanni Di Fiore, a Pescara nell’ultima stagione di Zeman due anni fa.

Il Pescara di Gorgone. Come giocherà il Pescara di Giorgio Gorgone? Difficile dirlo adesso, il neo tecnico avrà bisogno di qualche giorno per capire bene l’organico e valutare il miglior modulo possibile. Gorgone in carriera ha giocato sia con la linea difensiva a tre che a quattro e non è un integralista. Saprà adattarsi a quelle che sono le necessità. Di sicuro, quando tutti gli effettivi saranno a disposizione, Tsadjout e Olzer saranno imprescindibili e non è esclusa una soluzione con Olzer e i due attaccanti (Di Nardo e Tsadjout) oppure con Meazzi tra le linee e Olzer da seconda punta.

Gli obiettivi del tecnico. Primo grande obiettivo per Giorgio Gorgone è quello di recuperare il difensore Andrew Gravillon. Troppo importante l’ex Torino per questa squadra e sarà fondamentale anche un accurato lavoro mentale per espellere le tossine di quel brutto inizio stagione. Se dovesse essere al 100%, sarà titolare. Nell’idea di calcio di Giorgio Gorgone Matteo Dagasso tornerà a fare il lavoro dello scorso anno e quello che sta facendo in questi giorni con Silvio Baldini in Under 21: mezzala con ampia licenza di inserirsi.

Il Catanzaro alla ripresa. In caso di linea difensiva a tre a Catanzaro Gravillon potrebbe giocare con Brosco e Capellini. Oliveri e Letizia esterni, Brandes (perfetto per il calcio di Gorgone) o Squizzato in mediana con Dagasso e uno tra Valzania e Caligara. Davanti non è escluso il tandem Tsadjout-Di Nardo, dall’inizio o a partita in corso. Con Gorgone potrebbero tornare ad avere una chance anche Tonin e Cangiano, molto apprezzati dal tecnico ex Lucchese che li voleva in Toscana lo scorso anno.

Notiziario. Ieri il Pescara è tornato ad allenarsi (agli ordini di Carlo Cavasinni) al Mastrangelo di Montesilvano. Sarà la casa del Pescara per i prossimi mesi. Oggi il primo allenamento guidato da Giorgio Gorgone e dal suo staff. A Catanzaro, salvo imprevisti, tornerà Frank Tsadjout e questa è un’ottima notizia per Giorgio Gorgone. Tsadjout si infortunò (lesione miotendinea) alla vigilia di Modena-Pescara ( 28 settembre) e finalmente è pronto per tornare in campo. Da valutare ancora Giacomo Olzer: il forte attaccante sta bene ma non è ancora al 100%. Nella migliore delle ipotesi andrà in panchina a Catanzaro per essere poi pronto con il Padova la settimana successiva. Per Davide Merola invece c’è da attendere almeno altre 3 settimane prima di rivederlo in campo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA