Pescara sterile, risorge il Perugia 

Possesso palla dei biancazzurri, ma gli umbri tornano al successo con Iemmello e l’ex Capone

La città del cioccolato è amarissima per il Pescara. Il sogno dell’aggancio al secondo posto rimane nel cassetto, perchè il Delfino, che resta in zona play off, ha giocato e cucito gioco, ma alla fine ha vinto il Perugia 3-1. Troppo leziosi i biancazzurri negli ultimi 20 metri, molto cinici gli umbri a sfruttare gli errori degli avversari. La mole di gioco prodotta dal Pescara, alla fine, si è rivelata sterile. Una doppietta di Pietro Iemmello (il secondo gol su rigore) sempre più principe del gol della serie B con 11 reti, e il gol dell’ex Capone hanno messo in ginocchio la squadra di Luciano Zauri, che si è solo illusa sul momentaneo 2-1 siglato da Machìn su calcio di rigore. La sfida tra gli amici è stata vinta dal pescarese Massimo Oddo che ha battuto il “fratello” Luciano Zauri, scacciando la crisi e salendo al secondo posto insieme a Crotone, Cittadella e Pordenone. Il Pescara ha interpretato la gara con il piglio giusto, prendendo subito le redini del gioco anche senza il suo playmaker titolare, Palmiero. Assenza pesante, che si è fatta sentire. I biancazzurri sono partiti forte, fraseggiando molto e cercando sempre la triangolazione per arrivare in porta.
All’alba del match, al 5’, il Delfino ha la palla per passare in vantaggio con Galano. L’ex Foggia, innescato da Memushaj dentro l’area piccola, spara alto tra la disperazione degli oltre 300 tifosi biancazzurri presenti al Curi. Da lì in avanti, il Perugia si abbassa, aspetta le mosse dell’avversario e prova a ripartire in contropiede con tanti uomini. Dopo una ventina di minuti, il piano partita di Oddo produce i primi frutti: Rosi scappa a Masciangelo, cross per Nicolussi Caviglia, che serve Iemmello, tutto solo e senza nessuna opposizione di Bettella, che gonfia la rete. Il Delfino non demorde, torna a macinare gioco, ma sono di nuovo i biancorossi a lasciare il segno. L’ex Capone, al 34’, pescato da Dragomir fa partire un missile che buca Kastrati. Il Pescara pietrificato. Prova a ripartire, ma davanti Borrelli non riesce a pungere. Ci pensa il capitano Memushaj a rimettere in carreggiata il Delfino, quando, in pieno recupero, viene atterrato in area da Dragomir. Calcio di rigore solare che viene trasformato da Machìn. I biancazzurri nella ripresa sono più pimpanti. Borrelli prova ad impensierire Vicario dopo sei giri di lancette, ma non basta e lascia il campo a Maniero. Oddo si copre, mette Mazzocchi per Capone, e cerca di arginare il Pescara. Su un errore e palla persa a centrocampo, i biancorossi innescano un contropiede con Buonaiuto che serve Dragomir in area. Kastrati a tu per tu con il perugino lo stende in area e dal dischetto prende il terzo gol. È ancora Iemmello, al 24’, a gonfiare la rete che fa scendere il sipario sulla gara. Zauri le prova tutte e mette in campo anche il terzo attaccante, Brunori, per provare a rimettere in piedi la gara. Nonostante i tre attaccanti in campo, calcolando anche un fumoso Galano, la squadra di Zauri non riesce a riaprire la partita. Memushaj, in pieno recupero, sfiora il gol del possibile 3-2. Finisce così con Oddo che puntella la panchina e Zauri che si lecca le ferite. Non c’è tempo per rimuginare sulla sconfitta, sabato pomeriggio si tornerà in campo e all’Adriatico-Cornacchia arriverà il Venezia. Una gara da non fallire per riprendere confidenza con la vittoria e tornare a scalare qualche posizione in classifica.
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