L'allenatore del Pescara Bepi Pillon (Foto G. Lattanzio)

DERBY AGRODOLCE

Pillon deluso: così non va, manca il salto di qualità 

Il tecnico biancazzurro: «Dopo il gol del vantaggio ci siamo spenti»

PESCARA. Punge, ma non riesce a piazzare il colpo decisivo. Gioca a sprazzi, segna e poi va nel pallone, nonostante la superiorità numerica. Il Pescara torna a muovere la classifica dopo il ko di Palermo, ma fallisce l’aggancio alla vetta. «Se vogliamo rimanere lassù in classifica bisogna vincere certe partite», pochi fronzoli, Bepi Pillon non si nasconde e va dritto al cuore del problema del Pescara, distratto e poco cinico. «Non possiamo prendere certi gol», continua l’allenatore, «non abbiamo gestito bene la superiorità numerica». Non ci sta il tecnico biancazzurro. «Ho dei rimpianti per come sono andate le cose nel primo tempo, ma il rammarico più grande è legato al fatto che non siamo stati capaci di gestire la partita. Passo indietro? Nel primo tempo no, mentre nella ripresa, dopo il gol di Brugman, ci siamo spenti. L’Ascoli ha giocato un buon calcio e Ninkovic, che è molto forte tra le linee, ci ha creato qualche problema nel secondo tempo. I nostri avversari hanno giocato a viso aperto e potevano vincerla, come potevamo farlo anche noi».

L'attaccante Gaetano Monachello subito dopo la sostituzione
Il gol dell’Ascoli è arrivato subito dopo il cambio di Monachello, uscito dal campo abbastanza arrabbiato per la sostituzione. «Lui deve fare il calciatore e il professionista. Deve rispettare le regole e le scelte dell’allenatore. È pagato per questo», puntualizza il 62enne di Preganziol, abbastanza infastidito per il gesto di stizza del suo attaccante. «Forse non era contento per il cambio e, se ha avuto qualcosa da ridire, verificherò. Lui, come gli altri, deve rispettare le scelte e certi gesti non li capisco».
E tornando sul gol di Ardemagni, precisa: «Colpa della difesa? Dico che dobbiamo guardare anche al centrocampo. Bisogna rimanere compatti, altrimenti si rischia grosso come è successo con l’Ascoli. Dopo l’1-0 volevamo strafare e siamo andati in difficoltà. L’Ascoli ha preso entusiasmo, mentre noi abbiamo avuto paura. Scognamiglio ancora in panchina? Ha avuto un infortunio e sta recuperando bene. Non gioca solo per una questione fisica. Non l’ho visto prontissimo e, quando lo vedrò bene, giocherà sicuramente».
E poi i cambi, ieri, non sono stati azzeccati. «Cocco è entrato bene, Antonucci no», ammette Bepi Pillon con molta franchezza. «Stavolta i cambi non hanno dato qualcosa in più alla partita come era successo in passato. Anche Del Sole è stato più efficace in altre occasioni. Tuttavia, per come è andata, cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno».
Aveva fatto la bocca alla vittoria, ma alla fine si è dovuto accontentare del punticino. «Forse dobbiamo fare il salto di qualità a livello mentale», sottolinea il presidente Daniele Sebastiani. «Dopo aver fatto gol non possiamo pensare di avere già vinto una partita che dura 90 minuti. Non possiamo prendere gol in contropiede se vogliamo stare in alto in classifica, provandoci a giocare qualcosa d’importante».
Il patron biancazzurro non usa mezzi termini: «Sono arrabbiato perché non puoi buttare punti così. Serve più attenzione. Abbiamo avuto 10 palle gol e Lanni è stato il migliore in campo dell’Ascoli. Una partita del genere bisognava vincerla», e continua. «Nel primo tempo poteva finire anche 3-0 per noi, invece ci siamo fatti acciuffare. Ripeto, la partita finisce al 90° e non dopo il gol delvantaggio. Mercato? Vedremo a tempo debito».
In società, comunque, le prime manovre sono già iniziate, anche se Daniele Sebastiani pensa solo alla prossima gara di Perugia. «Affronteremo una delle squadre più attrezzate del campionato. Sarà una gara molto dura».
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