Proietti prenota il riscatto: «Voglio restare a Pescara»

Il centrocampista: «Ho sofferto per l’infortunio, ma tutti mi sono stati vicino»
PESCARA. Continua l’attesa per l’annuncio. Il presidente Sebastiani si è preso ancora qualche giorno per capire se ci sarà la reale possibilità di vendere il club, altrimenti andrà avanti da solo. E se nessuno si farà vivo, quasi sicuramente entro domenica ufficializzerà il prolungamento del contratto di Pillon e del responsabile dell’area tecnica Repetto. In ogni caso, la dirigenza ha già stabilito un programma di massima per rafforzare l’organico. In difesa, il sogno è Gagliolo che a breve verrà riscattato dal Parma. Proprio i gialloblù sono interessati a Brugman e per averlo potrebbero mettere sul piatto l’esterno offensivo Di Gaudio, un altro elemento che stuzzica il Delfino. Al Pescara piace anche l’esperto centrale del Cesena Scognamiglio. In mediana, in attesa di verificare se ci siano i margini di una trattativa col Benevento per Memushaj, la società ha chiesto informazioni su Buchel, di proprietà dell’Empoli.
A proposito di centrocampisti, Mattia Proietti prenota il riscatto. Due gravi infortuni lo hanno tenuto fuori per quasi tutta la stagione impedendogli di giocarsi le sue chance in serie B. «È stato un anno difficile», afferma il 26enne playmaker torinese, «ma fa parte del gioco e bisogna andare avanti. Ci tengo a ringraziare i compagni, la società, lo staff tecnico e sanitario. Il loro sostegno ha reso meno negativa questa situazione. Non ho mai percepito un distacco da parte loro, tutti mi sono stati vicino». Per questo motivo, Proietti vorrebbe restare in riva all’Adriatico, nonostante Zichella, il tecnico che lo ha allenato al Vallée d’Aoste, lo vorrebbe con sé a Teramo. «Non so nulla di mercato, penso solo a farmi trovare pronto per i primi di luglio, quando tornerò a Pescara per iniziare ad allenarmi con qualche giorno di anticipo». Proietti pensa al futuro, ma evita proclami. «L’anno scorso avevo detto che bisognava lottare per i play off, invece stavolta non mi sbilancio. La B è imprevedibile e il torneo 2018-19 sarà ancora più insidioso, dal momento che sono retrocesse dalla A e salite dalla C compagini blasonate».
Era arrivato a Pescara grande entusiasmo, ma l’avventura si è interrotta alla 4ª giornata, il 16 settembre a Salerno, a causa di una distorsione al ginocchio. È tornato in campo il 28 dicembre e il Pescara ha battuto il Venezia, poi ha giocato (vincendo) un’altra gara a Foggia il 20 gennaio, ma per lui sono iniziati nuovi problemi. A causa di un’infiammazione al tendine d’Achille, ha accumulato solo altri 11’ nel match del 10 febbraio con la Salernitana. Con lui in campo, il Pescara ha avuto un ruolino da vertice (4 vittorie, 2 pareggi e un ko). Ma la gara con i campani ha segnato la fine del suo torneo e l’inizio di una lunga agonia. Mattia non ha rimesso più piede in campo e il Pescara è riuscito a salvarsi solo all’ultima giornata. «Gli obiettivi erano diversi, poi il campionato ha preso una brutta piega», dice Proietti, «alla fine i miei compagni sono stati bravi a giocare con il coltello tra i denti. Non era una cosa scontata per una squadra costruita per altri traguardi». Un flop causato anche dai rapporti tesi tra Zeman e Sebastiani. «Si diceva che non eravamo “zemaniani”, però è anche vero che ci vuole tempo per praticare il calcio del boemo. E non credo che le discussioni tra l’allenatore e il presidente abbiano influenzato il nostro gioco. Più che altro, alla lunga forse la squadra ha risentito un po’ della situazione. Quando si parla poco di calcio, non si crea il clima ideale per lavorare. Epifani? È stato catapultato in una situazione difficile, poi Pillon ha ridato equilibrio e serenità allo spogliatoio. E per fortuna abbiamo evitato i play out». Ora un po’ di relax alle Maldive con Valzania e Bovo e le rispettive consorti. Tra poco meno di un mese, appuntamento a Pescara per il riscatto.
Elizalde in under 20. Il difensore è stato convocato dall’Uruguay under 20 per il doppio impegno (27 e 29 giugno) contro il Cile a Montevideo.
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