Roseto finalmente si sblocca: c’è un sorriso dopo 7 ko di fila

Basket A2. Torna al successo la Liofilchem Roseto al termine di una gara dominata dall’inizio. Sugli scudi Robinson, Sabatino e Cannon. Non basta il pescarese Simone Pepe agli ospiti. (Nella foto, l’ala biancazzurra Alessio Donadoni)
ROSETO. Torna alla vittoria la Liofilchem Roseto e lo fa in un’altalena di emozioni che è valsa il costo del biglietto. Una vittoria fortemente voluta dal gruppo guidato da coach Bassi che ha messo in una bolla i suoi nei pochi giorni a disposizione dopo la disfatta di Torino, un lavoro che ha pagato i suoi dividendi soprattutto a livello mentale, col coach a spingere i suoi sulla strada del cambiamento per incamminarsi finalmente verso una percorso di sostenibilità di questa serie A2 appena conquistata.
Con la gara che ha avuto un piccolo festeggiamento per le oltre 100 presenze di Donadoni con questo club, finalmente di buona qualità è stato l’avvio dei padroni di casa bravi a entrare subito in partita, segnale chiaro di con che voglia sincera ci si sia allenati. Chi si erge fin dai primi minuti a primo violino è l’americano Robinson, forse allertato da certe voci di mercato, forse ispirato dall’arrivo della sua dolce metà coi figli dagli Stati Uniti. Lui il suo dovere lo fa, prendendosi molte più responsabilità in attacco rispetto alle ultime uscite come confermano i numeri: prima frazione da 11 punti in 10 minuti indicando la strada giusta, mettendoci quella leadership che tanto si stava cercando.
Un primo quarto super, con una Roseto più quadrata in difesa dove recupera 8 possessi fondamentali prodromi di quel parziale di 10-0 che vale il 26-19 del 10’. Fin lì per Forlì latitano gli americani, con il pescarese Pepe però su di giri (a metà gara saranno 16 i punti da lui segnati in 14 minuti di utilizzo, non segnando più però nel resto del match).
Dal secondo quarto in poi le due squadre si sfidano anche a livello tattico alternando difese a zona adeguate, zone press a tutto campo ad allungare le difese e l’ovvia “uomo”. Forlì con un Pepe nel motore e grazie ai due usciti dalla panchina Masciadri e Pinzi, compie però il riaggancio al minuto 14 con due triple proprio di questi ultimi, 33-32 sul tabellone e tutto da rifare per i padroni di casa. Roseto però non molla, e risorpassa un paio di volte il team ospite che aveva messo il naso avanti: è 48-45 al 20’, con un bel canestro di Robinson a far esultare le tribune.
Terzo quarto e Roseto sa che è il momento di non arretrare come le è capitato troppo spesso in passato, e così si mette d’impegno a contrastare un avversario rinforzato dal rientro di Allen, usato col contagocce da coach Martino per problemi fisici (out pure il play Tavernelli), bravo a segnare sul fil di sirena il canestro del 63-58: è una frazione a basso punteggio (15-13) ma la buona notizia è che Roseto tiene botta non disunendosi e cercando di limitare al massimo quella brutta tendenza a commettere errori banali che in passato hanno concorso a sconfitte brucianti lasciando praterie all’attacco dell’avversario di turno.
Per l’ultimo quarto Forlì si tiene il cioccolatino migliore: si parte ed è 7-16 di parziale con tanto di sorpasso al minuto 35, 70-74 con la tripla di Masciadri. Stavolta però la storia cambia: Roseto non si smarrisce e dopo un time out mette in fila un’entrata di Petrovic, due liberi di Robinson e una tripla dall’angolo di Sabatino che vale il 79-74 che a 2 minuti dalla sirena fa saltare in aria le tribune. Roseto tutta ci crede, i decibel vanno al massimo, ma Rimini all’ultimo minuto resuscita al –3 (83-80): lì una persa di Cannon, e una di Harper si compensano aprendo la strada alla tripla liberatoria di Robinson che chiude i giochi.
Roseto dopo 7 turni torna alla vittoria, la prima per coach Bassi che con gli occhi lucidi festeggia coi suoi: sono 2 punti che non tolgono i rosetani dal fondo della classifica ma che fanno tanto morale in previsione futura.
Un futuro che resta difficile, visto che domenica prossima si gioca a Verona. Dopo l’ultimo comunicato del club biancazzurro a Roseto adesso in molti si aspettano l’arrivo di rinforzi, ma il mercato risulta essere davvero molto difficile. Nell’attesa, potrebbe esser meglio puntare sui giocatori che ci sono, gruppo che magari per qualità potrebbe essere migliorabile, ma che per impegno sono sicuramente apprezzabili.

