Edizione digitaleScontri, feriti quattro pescaresi
Incidenti con la polizia, tre tifosi condotti in questura
VERONA. Tensione a fine match. Alcuni tifosi biancazzurri sono venuti in contatto con gli agenti nel tentativo di sfondare il cordone schierato dalle forze dell’ordine dopo l’incontro e di raggiungere i supporter del Verona. Tre di loro sono stati fermati e condotti in questura. Quattro pescaresi sono rimasti leggermente feriti alla testa. Per due di essi, curati sulle ambulanze della Croce Verde di Verona presenti all’esterno dello stadio Bentegodi, era stato chiesto il trasferimento all’ospedale di Borgo Trento, ma i supporter hanno rifiutato risalendo sul pullman con il quale erano giunti a Verona.
Negli spogliatoi, Eusebio Di Francesco gongola: «Mi piace rivedere entusiasmo nei tifosi. Ci hanno dato la carica. Riportare la gente allo stadio è stata la prima nostra vittoria». 2.500 al Bentegodi, autostrada tinta di biancazzurro. E al ritorno il tema di discussione è il gol annullato a Zizzari. «Dalle immagini sembra che il nostro attaccante abbia commesso fallo», sostiene il dg Fabrizio Lucchesi. I giocatori, invece, raccontano di un contatto fisico tra Zizzari e Comazzi. Ma, soprattutto, di un fallo netto in precedenza su Mengoni pronto a colpire la palla di testa.
«A me interessa aver visto un Pescara in salute», ha detto Di Francesco, «per mezzora abbiamo giocato alla grande. E l’unico rammarico è quello di non aver fatto gol. Se avessimo segnato, il Verona sarebbe andato in barca, più di quanto non lo sia. Poi, la capolista ha reagito, ha iniziato a buttare palla sulle punte, ma la squadra non è mai andata in affanno».
Pescara terzo, dietro Verona e Portogruaro. «Il successo del Portogruaro non me lo aspettavo. Il campionato si conferma equilibrato. Noi dobbiamo pensare a noi stessi, e a vincere. Domenica, contro la Reggiana, mi aspetto tanta gente allo stadio. Mi attendo una spinta emotiva dal pubblico. A questo punto, bisogna puntare a vincerle tutte. Poi, faremo i conti».
Lucchesi è lapidario: «Ai punti avremmo vinto noi, ci è mancato solo il gol». Remondina, il tecnico del Verona: «Risultato giusto».
Negli spogliatoi, Eusebio Di Francesco gongola: «Mi piace rivedere entusiasmo nei tifosi. Ci hanno dato la carica. Riportare la gente allo stadio è stata la prima nostra vittoria». 2.500 al Bentegodi, autostrada tinta di biancazzurro. E al ritorno il tema di discussione è il gol annullato a Zizzari. «Dalle immagini sembra che il nostro attaccante abbia commesso fallo», sostiene il dg Fabrizio Lucchesi. I giocatori, invece, raccontano di un contatto fisico tra Zizzari e Comazzi. Ma, soprattutto, di un fallo netto in precedenza su Mengoni pronto a colpire la palla di testa.
«A me interessa aver visto un Pescara in salute», ha detto Di Francesco, «per mezzora abbiamo giocato alla grande. E l’unico rammarico è quello di non aver fatto gol. Se avessimo segnato, il Verona sarebbe andato in barca, più di quanto non lo sia. Poi, la capolista ha reagito, ha iniziato a buttare palla sulle punte, ma la squadra non è mai andata in affanno».
Pescara terzo, dietro Verona e Portogruaro. «Il successo del Portogruaro non me lo aspettavo. Il campionato si conferma equilibrato. Noi dobbiamo pensare a noi stessi, e a vincere. Domenica, contro la Reggiana, mi aspetto tanta gente allo stadio. Mi attendo una spinta emotiva dal pubblico. A questo punto, bisogna puntare a vincerle tutte. Poi, faremo i conti».
Lucchesi è lapidario: «Ai punti avremmo vinto noi, ci è mancato solo il gol». Remondina, il tecnico del Verona: «Risultato giusto».
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