Sebastiani: il Pescara c’è, ma i favoriti non siamo noi 

Il presidente: «La pressione è su Catanzaro e Crotone, hanno qualcosa in più»

PESCARA. Il Pescara continua il cammino al secondo posto in classifica e continua la stagione da record. 32 punti in 13 partite, nessuno è mai stato bravo come Alberto Colombo sulla panchina biancazzurra. Chapeau per Colombo, ma il presidente Daniele Sebastiani, sulle ali dell’entusiasmo ha qualche rimpianto.
Presidente Sebastiani, un grande Pescara al secondo posto.
«Vero ma potevamo fare 37 punti. E vi spiego perché. Contro il Crotone meritavamo almeno il punto e nei due pareggi contro Monterosi e Giugliano abbiamo giocato gran parte delle partite con l’uomo in meno. E finora nessuno ci ha fatto regali anzi contro il Monterosi l’espulsione di Gyabuaa grida ancora vendetta e a conti fatti è stata determinante».
Però i 32 punti certificano un cammino molto positivo.
«Assolutamente sì. Straordinario direi, ma ne dobbiamo fare ancora tanti con un girone di ritorno che sarà diverso con i valori che potrebbero cambiare. Ma è un discorso che vale anche per Catanzaro e Crotone».
Sebastiani, Pescara alla pari con le altre due?
«Secondo me le due calabresi hanno qualcosina in più di noi, questo è innegabile. E la pressione è tutta su di loro. Noi siamo, tra quelli che lottano per vincere, i più giovani».
Domenica Auteri ha detto che lei sa fare le squadre quando può. Una sorta di giustificazione per l’annata scorsa?
«Auteri il Pescara lo guarda da anni. E sa che facciano sempre squadre competitive. Ha detto la verità, quest’anno avevamo le mani più libere, mentre lo scorso anno era diverso con la retrocessione e tanti contratti pesanti da gestire. Il segreto è quello, non avere fardelli e zavorre».”
A proposito di mercato, siete ad un passo dal difensore Mesik.
«Sul mercato non siamo attivi, quella trattativa con Mesik la sta portando avanti Daniele Delle Carri perché lì siamo contati. E Mesik è forte, noi non prendiamo così per prendere».
Però se qualcuno le chiede di andar via?
«Al momento nessuno ce lo ha chiesto. Certo, c’è chi gioca meno, ma è normale nelle squadre più attrezzate. A gennaio se accade lo valuteremo».
Il pubblico, numeri in calo. E’ deluso presidente?
«Non sono deluso. Ma è il motivo per cui io parlo di stadio nuovo. Con previsioni meteo avverse dal lunedì chi volete che venga? Se lo stadio fosse stato coperto venivano in tanti ed è fondamentale. A che punto siamo? Siamo al punto di partenza, speriamo che con il ministro Abodi si possa accelerare tutto».
Il calendario dice Turris e Catanzaro. Lunedì si ritroverà da avversari Frascatore e Maniero.
«Li ho portati io a Pescara da Roma e Juve. Ho un legame affettivo con loro, forse con Pippo ancor di più. Se gioca in C lui sa bene che ha qualche colpa».
E poi affronterà Vincenzo Vivarini.
«Complimenti a lui. Già lo scorso anno meritava. Ma anche a tutta la dirigenza del Catanzaro. Ma il peso del campionato è tutto sulle sue spalle. Lui può solo perdere».
Sebastiani, se dà uno sguardo agli altri gironi, il Pescara con 32 punti sarebbe nettamente al comando.
«Purtroppo giochiamo nel girone C e già da agosto sapevamo tutto sulle difficoltà».
A che punto sono Sebastiani le trattative per l’ingresso di forze fresche in società?
«C’è sempre qualcuno interessato. Delli Carri in questo momento pensa alla squadra, mentre io sto lavorando continuamente sul fronte societario. O con compratori o con persone in grado di darci una mano».
Una situazione che va avanti da tempo.
«Credo che a Pescara negli ultimi anni nessuno come il sottoscritto ha voluto bene alla società e ovviamente non parlo di tifosi».
Enrico Giancarli
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