Sirigu: «Se serve ancora, sono pronto»

17 Giugno 2014

La serenità del portiere sardo: «Buffon numero 1, le gerarchie non cambiano»

INVIATO A MANGARATIBA. «Non sarà una partita a cambiare le gerarchie. Non sono qui per giocarmi il posto con Buffon. Gigi è il titolare e anche qualcosa di più per il nostro gruppo». Il “soldato” Sirigu è pronto a rientrare nelle retrovie, ma se servirà sarà di nuovo tra i pali dell’Italia, come ha fatto contro l’Inghilterra.

E dà l’anima per obbedire al “comandante” Prandelli, tanto da essere soccorso con una borsa di ghiaccio sul collo a fine allenamento: «Ho avuto una botta di caldo e stanchezza, ero sfinito. Nel complesso sto bene, ho recuperato discretamente da tutti gli infortuni che mi hanno tormentato durante la preparazione».

Sirigu, la risposta del campo è stata positiva: come è stata la vigilia?

«Avevo dentro un po’ di emozione. Prima della partita ho ricevuto tanti messaggi e mi sono detto: qui la cosa si fa seria, tocca davvero a te».

È stata la prima partita da titolare per un portiere sardo ai Mondiali.

«Non vengo da una terra di portieri, è vero. Un motivo di orgoglio in più: rappresentare la mia regione, alla quale sono molto affezionato, mi fa emoziona».

Torniamo a Buffon: che cosa le ha detto prima di scendere in campo?

«Un in bocca al lupo. E sorrideva sereno. Poi ha aggiunto: “sono contento che giochi tu”. Anche questo mi ha caricato».

Una carica che potrebbe servirle anche contro il Costa Rica.

«Non so se giocherò anche quella gara. C’è tempo. Solo oggi abbiamo cominciato a prepararci per la partita con il Costa Rica e nei prossimi giorni ci sarà la possibilità di entrare nei dettagli. Prandelli non ci ha ancora parlato degli avversari, ci ha fatto solo i complimenti per la prima vittoria».

Sorpreso dai risultati della prima giornata, in particolare del ko dell’Uruguay?

«Non più di tanto. Qualche mese fa rilasciai un’intervista nella quale dissi che il Costa Rica sarebbe stato un avversario difficile per tutti. Avevo incontrato con il Psg l’Olympiakos dove gioca Campbell, sapevo che avrebbe potuto esprimere al meglio il suo potenziale in questo Mondiale, con queste condizioni climatiche».

Sarà una partita chiave per la Nazionale.

«Anche per il Costa Rica che ha voglia di stupire. Per noi sarà una partita delicata perché è una squadra che corre ed è abituata a giocare con questo caldo umido».

Sirgu, escludendo Buffon, chi è il miglior portiere al mondo?

«Neuer non l’ho mai nascosto, è il più completo. Ma Courtois è cresciuta tantissimo. Io nella top ten? Non penso di esserci e neppure mi importa molto di questo».

Lei è anche un grande appassionato di videogiochi: quale è la classifica in casa Italia?

«Io e Thiago Motta nei giochi di tattica di guerra siamo da medaglia d’oro. Cerci, Verratti, Immobile e Insigne sono i migliori nel calcio. De Rossi a basket pensa di essere il più forte ma l’altro giorno è stato battuto anche da Perin e questo mi piace dirlo».

Sì, il morale è alto al Portobello di Mangaratiba.

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