Teramo, un’impresa per l’Europa
Oggi il ritorno con l’Apoel Nicosia: serve una vittoria con 15 punti di scarto.
TERAMO. Ci sarà aria d’Europa questa sera al Palascapriano che per la prima volta sarà il teatro di un incontro di Eurocup del Teramo basket che affronta i campini di Cipro dell’Apoel Nicosia nel match di ritorno del turno di qualificazione.
La vittoria è alla portata dei biancorossi, ma per la qualificazione il discorso si fa molto più difficile. I 14 punti di distacco che i ciprioti hanno inflitto al Teramo nella gara di andata rappresentano un divario difficilmente colmabile. Eppure non è una missione impossibile.
La squadra di Capobianco ha i mezzi per realizzare l’impresa, ed è proprio ciò che si aspettano i tifosi che questa sera affolleranno gli spalti del palazzetto di Scapriano. O almeno lo sperano: vincere con uno scarto di 15 punti contro una squadra solida, esperta, composta da atleti americani, o di scuola americana, di buon livello tecnico e abituati alle competizioni europee è per l’appunto un’impresa sportiva che richiede una prestazione ai limiti della perfezione.
Per esempio qualcosa di simile alla partita del Teramo contro la Cimberio Varese nella seconda giornata di campionato, ma in quel caso i biancorossi - che vinsero il match con un distacco di 26 punti - vennero agevolati da una squdra avversaria che non riuscì a reggere dal punto di vista della concentrazione mentale negli ultimi due quarti, consentendo al Teramo di dilagare. Difficile aspettarsi un simile atteggiamento da parte dell’Apoel Nicosia, ma se il Teramo riuscirà ad aggredire costantemente i ciprioti, mantenendo alta l’intensità difensiva (che è stata la chiave del rotondo successo sul Varese) tutto è possibile.
Certo, sarà necessario chiudere la gara con un saldo largamente attivo fra palle recuperate e palle perse. A Siena, sabato scorso, le palle perse (30, contro 15 recuperate) sono risultate determinanti nella sconfitta del Teramo, che pure ha aggredito costantemente gli avversari, ha lottato e non ha mai ceduto mentalmente, neannche quando il distacco si è fatto ampio.
Dal punto di vista degli infortuni, la situazione dei biancorossi non è ancora tornata alla normalità. Amoroso dovrebbe comparire nel quintetto iniziale, ma le sue condizioni non ancora ottimali forse non gli consentiranno di giocare molti minuti; Diener accusa ancora i postumi di una contusione al ginocchio e anche lui potrebbe garantire un impiego limitato; Jesse Young, come è noto, non viene neanche convocato perché non potrà recuperare prima di un paio di mesi. Tutto questo, però, non deve impedire alla quadra di Capobianco di sfoderare una prestazione all’altezza dell’impegno di oggi: il clima è quello giusto e l’aiuto dei tifosi potrà essere, come è accaduto tante altre volte, determinante.

La vittoria è alla portata dei biancorossi, ma per la qualificazione il discorso si fa molto più difficile. I 14 punti di distacco che i ciprioti hanno inflitto al Teramo nella gara di andata rappresentano un divario difficilmente colmabile. Eppure non è una missione impossibile.
La squadra di Capobianco ha i mezzi per realizzare l’impresa, ed è proprio ciò che si aspettano i tifosi che questa sera affolleranno gli spalti del palazzetto di Scapriano. O almeno lo sperano: vincere con uno scarto di 15 punti contro una squadra solida, esperta, composta da atleti americani, o di scuola americana, di buon livello tecnico e abituati alle competizioni europee è per l’appunto un’impresa sportiva che richiede una prestazione ai limiti della perfezione.
Per esempio qualcosa di simile alla partita del Teramo contro la Cimberio Varese nella seconda giornata di campionato, ma in quel caso i biancorossi - che vinsero il match con un distacco di 26 punti - vennero agevolati da una squdra avversaria che non riuscì a reggere dal punto di vista della concentrazione mentale negli ultimi due quarti, consentendo al Teramo di dilagare. Difficile aspettarsi un simile atteggiamento da parte dell’Apoel Nicosia, ma se il Teramo riuscirà ad aggredire costantemente i ciprioti, mantenendo alta l’intensità difensiva (che è stata la chiave del rotondo successo sul Varese) tutto è possibile.
Certo, sarà necessario chiudere la gara con un saldo largamente attivo fra palle recuperate e palle perse. A Siena, sabato scorso, le palle perse (30, contro 15 recuperate) sono risultate determinanti nella sconfitta del Teramo, che pure ha aggredito costantemente gli avversari, ha lottato e non ha mai ceduto mentalmente, neannche quando il distacco si è fatto ampio.
Dal punto di vista degli infortuni, la situazione dei biancorossi non è ancora tornata alla normalità. Amoroso dovrebbe comparire nel quintetto iniziale, ma le sue condizioni non ancora ottimali forse non gli consentiranno di giocare molti minuti; Diener accusa ancora i postumi di una contusione al ginocchio e anche lui potrebbe garantire un impiego limitato; Jesse Young, come è noto, non viene neanche convocato perché non potrà recuperare prima di un paio di mesi. Tutto questo, però, non deve impedire alla quadra di Capobianco di sfoderare una prestazione all’altezza dell’impegno di oggi: il clima è quello giusto e l’aiuto dei tifosi potrà essere, come è accaduto tante altre volte, determinante.